Comuni – Qui Scafa
Scafa – Tre corsi in sei giorni, per insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia di tutt’Italia, patrocinati dal Comune di Scafa e promossi dalla docente Marilena Marramiero, l’associazione Progetti@amo insieme, in collaborazione con il centro studi della casa editrice Erickson, specializzata in pubblicazioni nel campo della didattica e dell’educazione. I corsi, d’italiano e matematica, si sono tenuti a Scafa, nella biblioteca comunale “Don Claudio Di Liberato” e vi hanno partecipato 73 docenti, provenienti anche da Molise, Lazio e Marche. Relatrice è stata Giovina Vennitti, insegnante di scuola primaria presso l’Istituto comprensivo di Monteodorisio e referente per l’Abruzzo del Metodo analogico di Camillo Bortolato, un noto pedagogista. «È inclusivo, per tutti i bambini e si basa sulla percezione a colpo d’occhio, è una didattica leggera senza la paura di verifiche», con queste parole la Vennitti, ci spiega il Metodo analogico. In parole semplici, il bambino apprende, impara, ma senza ansie, anche divertendosi. Così, a Scafa, per sei giorni, in due corsi per la scuola primaria ed un altro per la scuola per l’infanzia, un’ottantina di docenti hanno scoperto questo metodo innovativo per insegnare ai bambini la matematica e la lingua italiana «attraverso l’utilizzo delle immagini», sempre per esprimersi con le parole della Vennitti. Che, sull’analogico di Bortolato, in un documento scrive: «Un metodo intuitivo fondato su solide basi scientifiche, promuove l’intelligenza sistemica, l’apprendimento ludico, veloce, sostiene l’inclusività, rispetta i tempi di tutti e si avvale dell’intuizione a tutto campo, senza il bisogno del controllo che blocca ogni cosa. Si impara subito, “al volo”, per riconoscimento e risonanza, avendo l’accortezza di mettere le informazioni nel loro posto per poi recuperarle facilmente, senza il timore di smarrire la strada giusta.»
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