Amatrice due anni dopo, l’affetto di Verdone


Amatrice – Magari godersi un film che fa sorridere in un cinema antisismico, sicuro, sarà anche più utile alla gente. Di sicuro più di una burocrazia lenta, vero nemico dell’Italia. L’attore Carlo Verdone ha portato il suo affetto e la sua amicizia nel cratere sismico, fermandosi ad Amatrice, esattamente due anni dopo le scosse devastanti nel 2016, 24 agosto, 239 morti e centinaia di feriti. Una presenza gradita, rilassante, e tanti sorrisi come aiuto impagabile a chi ancora vive amaramente una rinascita tuttora lontana e sofferta. Verdone è una terapia sempre e per tutti, molto di più in una zona che ha ferite profonde e cicatrici indelebili. Lo Stato ritarda e annaspa, ha fatto e fa ma non a sufficienza. Un sorriso può tantissimo. Un artista del cinema è anche un potente terapeuta.
Il terremoto di Amatrice fu una tragedia enorme e colpì due anni orsono (agosto 2016 e poi ancora ai primi del 2017) una estesa area del Centro Italkia in Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche. Centinaia di scosse , alcune molto forti, e poi uno sciame sismico interminabile che – sia pure con minore frequenza ed energia – è ancora in atto. Le ultime scosse a Norcia ed Arquata del Tronto.


23 Agosto 2018

Categoria : Cronaca
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