Viadotto “Belvedere” pericolante sulle case, perchè non è stato demolito in nove anni?

L’Aquila – I palazzi e gli edifici minori pericolanti vengono prima “messi in sicurezza”, poi demoliti per essere ricostruiti. Per il pesante e pericolante viadotto detto di Belvedere nove anni non sono bastati per metterlo in sicurezza (semplicemente è pericolante sulle teste della gente che ci vive sotto) e èer demolirlo. Ci voleva il caso di Genova, che ha messo il pepe nel sedere a tutti, per parlarne. Solo il nostro giornale da almeno un anno aveva collocato il viadotto tra le bufale della ricostruzione aquilana, senza mai ottenere risposte dalle istituzioni e dalla politica.
Appena dopo Genova, abbiamo rimesso in evidenza il problema, e il vice sindaco Liris si è precipitato sui giornali a diffondere impegni e assicurazioni. Guarda caso, Liris parla di qualche settimana ancora prima della sostituzione del ponte con una struttura in acciaio. Guarda tu la coincidenza…
Le frettolose promesse del Comune, però, non fugano dubbi e interrogativi. Se tutto era pronto e deciso, perché il manufatto che incombe sui tetti di alcuni edifici e sulla strada sottostante nel frattempo non è stato demolito? I mesi estivi sarebbero stati adatti per l’impresa.
Il viadotto del 1966 era mai stato controllato per verificarne la sicurezza? Se è un sintomo, come affermano (senno di poi) alcuni ingegnerie la vibrazione della struttura al transito dei veicoli, ebbene, la vibrazione c’era, anzi c’è sempre stata. Se le forti scosse sismiche del 2009 avevano reso il viadotto inagibile, quelle del 2016 e 2017 e le tante minori certamente non avevano migliorato la situazione. E allora, perché il Comune – o altri in grado di farlo – non ha disposto la demolizione? L’incolumità delle persone e la loro salute sono in carico ai sindaci.

Lascia un commento

Utente

Commento