Storiella abruzzese a Pratola


I giornali raccontano che si è sbloccato l’iter per i lavori nella amata chiesa della Madonna della Libera, a Pratola. A ben guardare, è una storiella tipicamente abruzzese di lentezza, burocrazia, inefficienza . Al punto che fa notizia che un lavoro atteso, desiderato dai fedeli e non molto costoso (danni dal terremoto del 2016) possa aver luogo, diventa – appunto – notizia.
Siamo infatti ridotti così male in Abruzzo che diventa un evento, una new, l’inizio di lavori. Che dovrebbero sempre arrivare dove necessari e svolgersi senza ritardi, intoppi, ingerenze di vip e burocrati di grosso calibro, politici in cerca di visibilità. Un caravanserraglio stomachevole.
Notizia sarebbe: arrestato o denunciato il responsabile di assurdi ritardi, e condannato a lavare i piedi dei fedeli di Pratola. Oltre che licenziato. Ma non leggeremo mai notizie del genere. Faremo ancora indigestione di ritardi, chiacchiere, vanterie, assenze e stipendi rubati.

PENSIERINO – Un’idea per i Cinquestelle: sia tolto lo stipendio per sempre o per anni a colui che causa ritardi nelle opere pubbliche. Non esistono solo le pensioni d’oro, ci sono anche gli stipendi d’oro, tanto spesso insaccocciati senza meritarli. Pensate al viadotto di Belvedere a L’Aquila: nove anni e ancora non è finita la progettazione… Lo rivela senza pudore il Comune. Forse per loro tutto ciò è normale. Hanno cervelli callosi.



17 Agosto 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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