Terremoti adriatici? Non sorprendiamoci
L’AREA ADRIATICA TREMA DA SEMPRE E FA TREMARE LA PENISOLA – APPENA PUBBLICATO QUESTO ARTICOLO, NUOVA FORTE SCOSSA 5,2 IN MOLISE – SERVIZI DOPO L’ARTICOLO –
L’Aquila – Il forte terremoto (ml 4,6) di due notti fa con epicentro in Molise, due passi dall’Abruzzo (paura e ansia soprattutto a Vasto e San Salvo), fa il paio con altre scosse nella stessa zona, ma anche con altre più a nord, fra le quali una (dimenticata troppo presto) di ml 4,5 due anni fa poco a largo di Martinsicuro-Alba. Scossa in mare, poco attenzione, eppure non dovremmo trascurare questi fenomeni ma conoscerli meglio e saperne di più. Ci sono stati e ci saranno sempre.
Persiste una inveterata convinzione sulla sismicità delle aree marine. Invece è il contrario. L’Adriatico è il motore dei terremoti (fin da tempi geologici di milioni di anni fa) , il bacino delle forze immani che hanno corrugato l’Italia, innalzato le montagne, forgiato il mondo come lo vediamo.
Oggi tutto è diverso, ma le forze in gioco esistono.
L’Adriatico come mare non è colpevole.
Come vedete nella schematica immagine , la placca africana spinge con le sue propaggini dallo Ionio fino al Nord e alla pianura padana. La separazione di placca tra l’Africa e l’Europa passa lungo lo Ionio, vi penetra, taglia la Basilicata fino al Gargano e prosegue sotto il mare verso nord. Transita piò o meno proprio tra Gargano, Molise e Abruzzo del sud. Esattamente lì si è avuto il terremoto, preceduto da scosse nei mesi scorsi. Forse sono comparse nuove faglie, diceva qualcuno. Occorreranno studi geologici e sismici.
Ma dimenticate la falsa convinzione che l’Adriatico sia non sismogenetico e tutta la colpa sia dei monti.
Del resto il ripetersi frequente di scosse in mare, lungo le nostra cose e quelle croate o albanesi, la dice lunga.
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