Confartigianato conferma: turismo abruzzese in coma
19MA REGIONE IN ITALIA PER ARRIVI E PRESENZE – Studio Confartigianato, 1,5 milioni utenti nel 2017: il 14% è straniero. Nel periodo 2015-2017 brusco calo: -15,9%
Chieti – Da anni tutti ripetono che il turismo abruzzese è moribondo o in come. La situazione non cambia neppure nel 2018. Lo confermano i dati diffusi oggi dalla Confartigianato.
L’Abruzzo è al 19esimo posto in Italia per arrivi e presenze di turisti: nel 2017 i primi (cioè il numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi) sono stati 1.548.653, mentre le seconde (cioè il numero delle notti trascorse) sono state 6.193.473. Il 14% dei turisti è straniero e la permanenza media è di quattro giorni. Il tasso di turisticità dell’Abruzzo è pari al 4,7 (6,9 in Italia), dato che colloca la regione al 13esimo posto in Italia. E’ quanto emerge da un’analisi del centro studi di Confartigianato Chieti L’Aquila.
A livello regionale, la media del periodo 2015-2017 è di 6,2 milioni di presenze (13,9% stranieri), con un calo del 15,9% (-13,5% stranieri, -16,3% italiani). La variazione negativa, unica in Italia insieme a quella del Molise, colloca l’Abruzzo al 20mo posto della graduatoria nazionale.
Le imprese artigiane attive nei settori interessati dalla domanda turistica, nel primo trimestre 2018, sono 4.744, cioè il 15,6% del totale, pari al -2,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A livello territoriale in testa alla classifica abruzzese per numeri e tasso di turisticità , ben più alto della media nazionale, c’è la provincia di Teramo; seguono Pescara, L’Aquila e Chieti.
In provincia di Chieti gli arrivi sono stati 299.397 e le presenze 956.524; del totale l’11,6% viene dall’estero. I dati collocano il Chietino al 99mo posto della classifica nazionale. La permanenza media è di 3,2 notti. Il tasso di turisticità è di 2,5, in base al quale Chieti si colloca in 72ma posizione. La media del periodo 2015-2017 è di 0,9 milioni di presenze, con una flessione del 27,3% (99ma posizione).
In provincia dell’Aquila, invece, gli arrivi sono stati 345.654 e le presenze 859.808; del totale il 7,5% viene dall’estero. I dati collocano l’Aquilano al 106mo posto della classifica nazionale. La permanenza media è di 2,5 notti. Il tasso di turisticità è di 2,8, in base al quale L’Aquila si colloca in 70ma posizione. La media del periodo 2015-2017 è di 0,9 milioni di presenze, con una flessione del 27,7% (100ma posizione).
A Pescara 352.798 arrivi e 957.754 presenze (14,7% stranieri, 90ma posizione, tasso di turisticità 3,0) e a Teramo 550.804 arrivi e 3.419.387 presenze (14% stranieri, 94ma posizione, tasso di turisticità 11,0).
“L’Abruzzo ha bisogno di una programmazione unitaria e articolata dell’ampia offerta del territorio – afferma il direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli – Una programmazione che valorizzi le eccellenze paesaggistiche, architettoniche, culturali ed enogastronomiche presenti nelle quattro province. Tutto questo, nel corso degli anni e con le diverse amministrazioni regionali che si sono susseguite, non è mai stato fatto. I dati, infatti, dimostrano che c’è bisogno di nuovo impulso e di più attenzione per un settore che potrebbe diventare un volano dell’economia regionale. Confartigianato Chieti L’Aquila non resterà a guardare e, in autunno, con la creazione della categoria Turismo, elaborerà una serie di progettualità per dare risposte al territorio, ai turisti e a tutte le imprese che operano nei settori coinvolti”.
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