Approvata in Consiglio regionale la legge su L’Aquila capoluogo
L’Aquila – L’approvazione della legge su L’Aquila capoluogo in Consiglio regionale – annota l’AGI – segna il raggiungimento di un altro fondamentale obiettivo. Non si tratta di ribadire il ruolo dell’Aquila come capoluogo di Regione che le assegna la storia e lo Statuto, ma di mettere a disposizione del capoluogo e dell’Abruzzo uno strumento per affermare meglio il ruolo di citta’ guida regionale, valorizzando le peculiarita’ in un’ottica di sviluppo di tutta la regione. Tanto e’ vero questo che il provvedimento e’ passato all’unanimita’, cioe’ tutti ne hanno colto l’importanza ai fini dell’interesse generale. E’ una legge lungimirante e innovativa, di cui vado orgoglioso: ne beneficeranno gli aquilani e gli abruzzesi, perche’ questa legge introduce veicoli e strumenti innovativi. Innanzitutto e’ costruita sull’indice di benessere equo e sostenibile, cioe’ si basa su un’idea di sviluppo equilibrata e rispettosa dell’ambiente. La legge portera’ sul territorio aquilano risorse aggiuntive per 900mila euro ogni anno, che consentiranno una programmazione di attivita’ in grado di migliorare il rapporto fra L’Aquila e la Regione, in primo luogo sotto il profilo istituzionale attraverso la formazione della Conferenza insediata presso la Regione che crea uno strumento di raccordo permanente fra il Comune dell’Aquila, la Regione e i Comuni del territorio. Poi c’e’ la parte che riguarda il profilo della coesione territoriale, in particolare da questo punto di vista si danno indirizzi importanti per sostenere e valorizzare le vocazioni dell’Aquila e dare ad esse un respiro piu’ regionale, a vantaggio dello sviluppo territoriale cittadino e abruzzese. Penso al turismo (quello montano si potra’ integrare meglio con quello costiero), ai servizi amministrativi e alla persona. Penso alla cultura: ad esempio la Perdonanza potra’ avviarsi a diventare un evento regionale e non piu’ solo cittadino, ponendo le basi di una partecipazione attiva della Regione all’organizzazione dell’evento, con evidenti vantaggi di mezzi e di prestigio. (AGI) (AGI) – L’Aquila, 8 ago. – E’ una legge fondamentale anche dal punto di vista del principio: nel momento storico in cui si dibatte sulla opportunita’ di riorganizzare il territorio nazionale in territori piu’ ampi o diversi dalle regioni, L’Aquila si rafforza come capoluogo dell’Abruzzo e quindi come vero e proprio perno delle aree interne, che io definisco di prossimita’. Uscire dalla fase emergenziale dettata dal terremoto significa anche uscire da una logica che in questi anni e’ stata obbligata, di richiesta e rivendicazione, per affermarne una di guida e proposta, la citta’ cerniera tra Roma e Pescara, tra i due mari. L’Aquila capoluogo rispetto al sistema delle aree interne e degli Appennini e’ anche questo: un riferimento da cui sara’ sempre impossibile prescindere. Il riconoscimento di una quota aggiuntiva di risorse va valutata non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. E’ importante stabilire che all’Aquila queste risorse spettano per affermare e svolgere il suo ruolo di capoluogo, poi in futuro potranno anche aumentare. E’ un inizio ed una sfida per la comunita’ aquilana. Dovremo dimostrare insieme di saper proporre, interagire con le aree interne ed aprire alla Regione e al territorio nazionale, perche’ il capoluogo diventi fulcro e motore aggregante di una vasta area interna capace di procedere e collaborare insieme alla vasta metropoli costiera in una rinnovata visione sinergica che rilanci idee, sviluppo, occupazione ed economia in maniera complementare. Stara’ a tutti noi riuscire a prendere questo treno e a raccogliere la sfida. Un sentito ringraziamento va a chi ha lavorato con competenza e professionalita’ alla legge, in particolare gli avvocati Maria Laura Pollice e Gianluca Cervale in primis, l’avvocato Pietro Pulsoni, Maria Luisa Serripierro, Sabrina Altamura, Francesca Caroccia, i professori Fabrizio Politi, Fabrizio Marinelli e Pierluigi Properzi dell’Universita’ degli studi dell’Aquila, oltre a tutte le associazioni di categoria che hanno partecipato al percorso di redazione del testo di legge.
Non c'è ancora nessun commento.