Criminologia: importante seminario a Sulmona sul tema del caporalato
Sulmona – (F.C.). E’ storia di questi giorni dei moltissimi morti tra i braccianti impegnati nella raccolta dei pomodori nelle campagne foggiane. Non poteva che essere la terribile piaga del caporalato uno degli argomenti da trattare (si parlera’ anche dei veleni di Bussi, della terra dei fuochi e degli incendi boschivi dolosi) nel VII appuntamento con la criminologia nazionale che si terra’ al teatro “Maria Caniglia ” di Sulmona voluto e progettato da Mauro Nardella segretario confederale UIL CST Adriatica-Gran Sasso ed Emanuela Piantadosi Presidente dell’Associazione Nazioanle Vittime del Dovere. Il seminario avra’ il titolo “Ecomafia ed agromafia: analisi, riflessioni e proposte” e si terra’ in occasione della due giorni dedicata alla commemorazione delle vittime del dovere e all’assegnazione del premio nazionale vittime del dovere “Stefano Piantadosi” vale a dire l’8 e il 9 di novembre 2018. “Come e’ dato sapere – afferma Nardella – il caporalato e’ spesso collegato, a giusta ragione, ad organizzazioni mafiose poiche’ trova nelle fasce piu’ deboli come i lavoratori immigrati e non solo (si pensi ai raccoglitori di pomodori e uva italiani, spesso donne, che per necessita’ e per le dure condizioni alle quali sono stati sottoposti ci hanno rimesso anche la vita) il suo grande riscontro. Di essi sfruttano la loro delicata condizione riducendoli spesso in condizioni se non di totale schiavitu’ sicuramente di dipendenza. Le terribili condizioni nelle quali si ritrovano a lavorare i braccianti italiani (e non solo centromeridionali) – annuncia il sindacalista – saranno sviscerate grazie anche al prezioso contributo di due professionisti che di tale terribile condizione ne hanno approfondito i contenuti: il giornalista-sindacalista foggiano Enzo Pizzolo e l’avvocato Luigi Di Cesare. Il seminario per gli interessanti spunti di riflessione e approfondimenti che offrira’ ha visto gia’ il patrocinio di tutte e 3 le universita’ abruzzesi oltre a quella di Urbino. Si resta in attesa del rilascio di molti altri patrocini che ci auspichiamo di ottenere tra i quali quello dei vari ordini professionali competenti in materia come quello dei giornalisti, degli avvocati, degli psicologi e degli assistenti sociali. Il seminario vorremo traslasse nelle alte sfere della politica italiana il bisogno che si ha di rendere umana una condizione che neanche le peggiori bestie del mondo sono costrette a vivere. Il tutto affinche’ non si abbassino, come spesso accade, i riflettori su un argomento molto attuale e che non puo’ piu’ appartenere ad un Paese civile come l’Italia ivi compreso il tema sul 41 bis, che come gia’ risaputo, ha permesso a Nicola Schiavone, figlio di Francesco (detto Sandokan) di seguire la strada della collaborazione con lo Stato”.
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