Macerie, discorso delicato – Ricostruzione, ecco il testo integrale del decreto firmato da Chiodi
L’Aquila – (di Mardin Nazad) – Qualche curiosità prima di farvi leggere il decreto sulla ricostruzione, nella stesura integrale. Il Commissaio alla Ricostruzione, Gianni Chiodi, e il vice commissario Cialente, questa mattina alla presentazione del Primo Programma di Intervento Sperimentale con fattibilità a breve termine, presso la Scuola Guardia di Finanza, evitano il più possibile il discorso “macerie e cosa ne sarà di queste”seccando la fastidiosa domanda, allorchè viene posta, con: “Tanto più si vuol far veloce tanto più servono mezzi pesanti necessari al trasporto delle macerie, il che paralizzerebbe totalmente la situazione viaria. Il decreto parla di 24 mesi, però non vi aspettate che queste macerie possano scomparire come per miracolo in breve tempo. Stiamo lavorando a soluzioni creative per trasporti di tipo diverso”. Infervorvorato il Sindaco dell’Aquila, tornando al discorso ricostruzione in senso stretto, dichiara:” In questo momento abbiamo bisogno di Ditte che sappiano fare le Ditte! I soldi ci sono contrariamente a quanto viene detto in giro!”.
IL DECRETO – Detta termini e procedure per la definizione dei centri storici e per la predisposizione e l’attuale dei piani di ricostruzione da parte della Municipalità il decreto del Commissario per Ricostruzione, Gianni Chiodi.
Il provvedimento precisa che entro 90 giorni della pubblicazione del decreto stesso il Commissario medesimo definisca gli orientamenti e i criteri generali finalizzati alla ripianificazione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile.
ARTICOLO 1- Linee di indirizzo strategico per la ripianificazione del territorio
Entro 90 giorni dalla pubblicazione del presente atto il Commissario delegato per la ricostruzione definisce gli orientamenti e i criteri generalizzati finalizzati,anche attraverso la previsione di forme associative degli enti locali relative a modalità di pianificazione di media area,alla ripianificazione dei territori da parte dei comuni.
In considerazione dell’obiettivo di assicurare la ripresa socio-economica,la riqualificazione dell’abitato e l’armonica ricostituzione del tessuto urbano abitativo e produttivo nelle aree colpite dal sisma, gli orientamenti e i criteri generali favoriscono il coordinamento e l’integrazione delle iniziative in una visione di area vasta e di intercomunalità , l’espressione delle funzioni, dei legami e delle relazioni che risulta opportuno stabilire,rafforzare,modificare,fra la città capoluogo- L’Aquila- e gli altri centri del territorio circostante,ed in particolare promuovono:
il potenziamento e la valorizzazione dei sistemi territoriali locali, con la individuazione di aree omogenee in funzione di settori strategici di intervento;
la riqualificazione delle reti ambientali e storico culturali;
la razionalizzazione delle mobilità territoriale e urbana;
la diffusione, la capillarità e l’efficienza delle reti infrastrutturali, dei servizi e delle centralità .
ARTICOLO 2- Interventi su centri storici e su centri e nuclei urbani e rurali- Perimetrazioni
Ai fini della predisposizione dei piani di ricostruzione sono considerate centro storico della città dell’Aquila e delle frazioni della stessa città le parti del territorio comunale costituite da:
1.1 centri e nuclei che rivestono carattere storico, artistico e di pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti che possono considerarsi parte integrante dei centri e nuclei stessi; a tal fine, possono essere ricomprese nel perimetro anche le aree adiacenti il centro storico necessarie alla realizzazione di opere di urbanizzazione. La perimetrazione può ricomprendere anche immobili non aventi le caratteristiche precedenti purchè adiacenti il centro storico e danneggiati dal sisma;
1.2 nuclei e insediamenti del territorio rurale, costituiti da strutture insediative rappresentate da edifici e spazi pertinenziali;
1.3 centri e nuclei, definibili di particolare interesse, nei quali gli edifici distrutti o gravemente danneggiati,che, alla data del presente atto,siano stati dichiarati inagibili o da demolire con ordinanza sindacale o che presentino sulla base delle schede di rilevamento un danno grave o gravissimo, superino il 70% degli edifici esistenti;
1.4 edifici storici vincolati ai sensi del codice di BB.CC. ovvero situati in zone sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi del codice dei BB.CC. o che cadono all’interno di un’area protetta.
ARTICOLO 3- Procedura di approvazione della perimetrazione
Il Sindaco, entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente atto, predispone la perimetrazione.
L’atto di perimetrazione è approvato con l’intesa ed è pubblicato nell’albo pretorio. Tale atto non comporta mutamenti, modifiche, integrazioni e sostituzioni degli strumenti urbanistici vigenti e delle rispettive norme tecniche di attuazione nonché delle normative in materia ambientale e della disciplina dei vincoli, poiché costituisce mera evidenziazione delle parti del territorio, strutture, urbanizzazioni, su cui intervenire.
ARTICOLO 4- Piani di ricostruzione- definizione di criteri di delimitazione
Per ciascun comune, all’interno del perimetro, sono definiti uno o più piani di ricostruzione nel rispetto delle seguenti condizioni:
individuazione di una o più parti che si configurino come ambiti urbanistici ed edilizi significativi finalizzati ad un insieme di interventi integrati, aventi ad oggetto uno o più aggregati edilizi;
delimitazione degli ambiti ricadenti in strade o altri spazi pubblici ed includenti, oltre al patrimonio edilizio da ricostruire o recuperare, eventuali opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
ARTICOLO 5- Piani di ricostruzione- obiettivi e contenuti
I piani di ricostruzione:
assicurano la ripresa socio-economica del territorio di riferimento;
promuovono la riqualificazione dell’abitato;
facilitano il rientro delle popolazioni nelle abitazioni recuperate a seguito dei danni provocati dagli eventi sismici del 6 aprile.
I piani di ricostruzione individuano, tenuto conto delle risultanze della micro zonazione sismica e degli esiti delle valutazioni di agibilità , gli interventi idonei a garantire la migliore sicurezza delle costruzioni.
I piani rilevano lo stato dei luoghi attuale e tengono conto, ove possibile, di quello preesistente agli eventi sismici, definendo:
individuazione degli interventi;
messa in sicurezza di ciascun ambito ai fini dei successivi interventi di ricostruzione;
stima economica;
individuazione dei soggetti interessati;
crono programma degli interventi con l’individuazione delle priorità .
Nelle Modalità di attuazione troviamo:
Gli interventi negli ambiti oggetto del piano ricostruzione si attuano:
mediante interventi singoli o in forma associata, aventi ad oggetto uno o più aggregati edilizi;
mediante programma integrato, nei casi di particolare compromissione dell’aggregato urbano,che necessiti di interventi unitari, anche di carattere urbanizzativo.
Non c'è ancora nessun commento.