“I giovani se ne asndranno, la città morirà ”
ALLARME DELLA PRESIDE DEL COTUGNO SERENELLA OTTAVIANO IN TELEVISIONE -
L’Aquila – Il problema delle scuole aquilane quasi tutte ancora nei contenitori di metallo o in sedi rimediate e inadeguate esplode finalmente in televisione. Questa mattina nel telegiornale di Italia Uno la preside Serenella Ottaviano, che dirige il grande complesso del Cotugno, ancora senza sede, ha detto senza mezzi termini: “In questa situazione, molti dei 1500 ragazzi del Cotugno sceglieranno di andarsene e la città rischierà di morire!. L’edificio scolastico – di recente costruzione, ma dichiarato inagibile, deve essere messo in sicurezza, le istituzioni hanno annunciato di volerlo fare, ma i lavori non sono neppure cominciati. Si poteva approfittare dell’estate per avviarli rapidamente. Ma non si sa quando il cantiere partirà e se basterà un anno, come viene promesso, gettando però via i mesi dell’estate.
La preside Ottaviano ha spiegato che le classi sono disperse in molti edifici scolastici cittadini e che ciò comporta disagi per loro, per i docenti, per gli impiegati e per le famiglie. La storia del Cotugno senza sede dura da anni, e ora la conoscono in tutta Italia. Chi sa se servirà ad accelerare la soluzione. L’ipocrisia dei politici, spesso, trema di fronte alla divulgazione delle loro pochezze perniciose. Macroscopicamente evidenti in una città che a dieci anni dal sisma ancora non ha le sue scuole. Decenti e sicure. Forse dire che la città muore è enfatico, mas di sicuro non vive giorni sopportabili facilmente. Rimane solo chi è davvero affezionato alla città o non ha altro posto dove andare.
(Nella foto da Internet la preside Ottaviano)
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