Le sagre? Non moriranno mai


Non si contano gli anni, i decenni, durante i quali qualcuno d’estate si erge a predicare contro la sagre, che spesso battono ogni record di ovvietà e banalità. Togliendo clienti ai ristoranti e alle trattorie. E facendo raccogliere dei soldi a chi le organizza. Semplice, c’è sempre il dio denaro dietro le questioni grandi o piccole. Ma le sagre invece di diminuire, aumentano. In quasi tutte l’igiene è un optional, la qualità dei cibi somministrati un’utopia, il divertimento solo un’abbuffata. Ci piacerebbe sapere quanti controlli igienici si eseguono, e quante sanzioni si comminano. Ma non lo sapremo mai. Importante è la mangiata, a suon di musica e di rutti. Ferragosto verrà e spazzerà lontano polemiche, frizzi, lazzi e mal di stomaco. In attesa della prossima estate scostumata e bisunta.

PENSIERINO – Da dati autorevoli apprendiamo che in Abruzzo l’agricoltura va meglio, mentre a soffrire è l’edilizia. In una terra con tante ricostruzioni è un enigma. Ci provino le teste d’uovo dell’economia a dare una spiegazione credibile…



02 Agosto 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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