Morte Kaos, tutti aspettano verità e colpevoli
l’Aquila – Oltre tutto, una terribile figuraccia per la città e per l’Abruzzo agli occhi dell’Italia la morte del cane Kaos, un magnifico cane lupo di tre anni e mezzo che nel terremoto di Amatrice ha salvato delle persone nelle macerie. Morte per esca avvelenata, ritiene il suo padrone. In poche parole, il cane è stato assassinato a Sant’Eusanio Forconese, paesino di 420 abitanti in cui viveva con il padrone. I carabinieri forestali stanno lavorando per scoprire come siano andate le cose e se ci siano altre esche avvelenate nella zona.
Trattandosi di una piccola comunità , si spera che le indagini diano risultati utili. La gente forse sa, potrebbe parlare. Sospetti ne esistono. La presenza di un deficiente criminale capace di un gesto simile non dovrebbe essere un mistero o un grosso problema. Il caso riportato ampiamente da tutte le tv nazionali ancora oggi ha indignato e offeso i più. Una volta tanto, dice qualcuno, fuori nomi e verità . Non come sempre accaduto con gli incendi estivi: danni, sdegno, chiacchiere, tv, paroloni, ma mai un colpevole.
Oggi si ripete che Kaos in paese non dava fastidio a nessuno. Ignorando che molte menti malate e contorte odiano proprio persone e animali diciamo “perbene”, proprio perché tali. Oggi la follia insieme con la deficienza si annidano copiose ovunque. Mai come oggi è confermato che il sonno della ragione genera mostri. E nei nostri anni da tempo la ragione è latitante.
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