Lavoratori Utr, sciopero e presidio a Montecitorio
L’Aquila – Dopo aver proclamato lo stato d’agitazione, dopo aver scioperato lo scorso 6 luglio e dopo aver posto la questione al Prefetto di L’Aquila, i 72 lavoratori impiegati in Abruzzo, nella zona del cratere sismico, per la ricostruzione tornano a mobilitarsi. Questa volta l’obiettivo e’ incontrare direttamente il governo, con un nuovo sciopero ed un presidio a Roma, per risolvere un problema strategico nazionale, per eliminare l’incertezza lavorativa di chi ha un ruolo fondamentale per la rinascita delle zone che sanguinano ancora dopo il terremoto che devasto’ il Centro Italia.
L’USB P.I. Enti Locali considera la condizione contrattuale dei dipendenti degli UTR altamente lesiva dei diritti degli stessi.
Questi lavoratori, vincitori del concorso pubblico Ripam Abruzzo del 2013 per posti a tempo indeterminato, sono stati contrattualizzati con Enti Locali (Comuni) che non hanno e non avranno capacita’ di riassorbimento, prefigurando la condizione risolutiva del rapporto di lavoro nel 2021.
Condizione contrattuale che nuoce al buon andamento della Ricostruzione post sisma in quanto ha prodotto sin dal 2013 uno stato di incertezza per i lavoratori e per le loro famiglie che ha comportato un vero e proprio “esodo” degli stessi verso soluzioni piu’ tutelate. Inspiegabile – scrive il sindacato – e’ quindi l’inerzia delle Amministrazioni Locali e Centrali a fronte della suddetta condizione piu’ volte e da anni denunciata dai 72 lavoratori degli uffici in oggetto. La risoluzione della questione contrattuale dei dipendenti UTR deve essere vista necessariamente come un problema di pubblico interesse. Come se non bastasse, con la Legge di Stabilita’ 2018, il termine succitato del 2021 e’ stato portato al 2023, di fatto posticipando la risoluzione del problema e quindi aggravando la condizione di incertezza.
Per finire, con decreto legge 16 ottobre 2017, n. 148, coordinato con la legge di conversione del 4 dicembre 2017, n. 172, art 2 bis, comma 32, si e’ disposta la soppressione degli UTR, preludendo ad un accentramento organizzativo e logistico del personale presso l’Ufficio Speciale per i Comuni del Cratere senza pero’ avviare le necessarie contestuali fasi di concertazione e contrattazione dei protocolli di intesa per tutelare i diritti dei lavoratori. L’USB ritiene inderogabile far valere il diritto all’espletamento di corrette relazioni sindacali al fine di garantire una accurata tutela dei lavoratori. Per tutte le motivazioni sopra riportate, l’USB, assieme a CGIL e UIL proclama lo sciopeero dei lavoratori degli Uffici Territoriali per la Ricostruzione per oggi e lancia un presidio di protesta fissato a Montecitorio dalle ore 15:00.
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