Lettera aperta ai “fratelli” alpini di Pinzolo
L’Aquila – di Goffredo Palmerini -
Al Sig. Agostino Lorenzetti
Capogruppo Alpini di Pinzolo
Con forte emozione scrivo questo Messaggio per il 50° anniversario (1968-2018) del Gruppo Alpini di Pinzolo. Una ricorrenza, caro Agostino, che marcherà la vostra storia associativa, richiamando alla memoria i momenti più significativi di mezzo secolo d’impegno alpino, di amor di Patria, di altruismo, di gesti di solidarietà e ponti d’amicizia costruiti. Insomma, richiamerà quel patrimonio di valori autentici che sono la ricchezza vera e duratura del Gruppo e della tradizione alpina. Come pure con grande commozione ho letto il tuo Messaggio ufficiale per il 50° del Gruppo, dove concludi con queste parole “…Voglio ringraziare in modo particolare gli Amici Alpini di Paganica con i quali si è instaurato un rapporto di amicizia, fiducia e solidarietà”, così sottolineando l’amicizia tra i due Gruppi, consacrata nel 2005 in un prezioso rapporto di Gemellaggio che ci inorgoglisce e ci onora.
In virtù di quel Gemellaggio, sottoscritto 13 anni fa, tante relazioni di affetto e di amicizia sono nate, sono cresciute e si sono consolidate tra Pinzolo e Paganica, in una fraternità alpina che neanche la lontananza fisica può minimamente attenuare. Sento pertanto di dover esprimere un sentimento intenso di gratitudine per questa amicizia tra Gruppi Alpini, diventata poi amicizia tra le due comunità, di Pinzolo e Paganica. Anche perché avverto l’eredità morale di mio fratello Corradino, “andato avanti” due anni fa, che allora alla guida degli Alpini di Paganica sottoscrisse il Gemellaggio con Renzo Maffei, il vostro Capogruppo, alla presenza dei Sindaci dell’Aquila e Pinzolo, Biagio Tempesta e William Bonomi. Oggi sarebbe stato Lui, Corradino, a scrivere molto meglio di me questo messaggio, per sottolineare il valore del rapporto fraterno tra i nostri Gruppi e la rigogliosa generosità dei sentimenti che ne sono la linfa.
D’altronde ne abbiamo avute prove stupende, meravigliose e commoventi della vostra amicizia e generosità, quando siamo stati colpiti dal terremoto del 2009. Siete stati, voi amici Alpini di Pinzolo, della Val Rendena e della Sezione di Trento, tra i primi ad arrivare, a soccorrere le nostre popolazioni, ad offrire – con semplicità alpina – gesti di solidarietà e di vicinanza fraterna. La Protezione Civile di Trento è stata la prima ad arrivare, insediandosi non a caso a Paganica, proprio in virtù di questo rapporto di Gemellaggio. Noi non potremo mai dimenticare il vostro aiuto, la gentilezza, il sorriso, la premurosa attenzione verso la nostra gente. Vi avremo nel cuore per sempre, nei nostri sentimenti di affetto e d’inesauribile gratitudine per tutto quanto avete fatto per noi, sul piano morale e materiale. Ogni cosa, qui a Paganica, ci ricorda la vostra generosità e magnanimità.
Colgo questa occasione, rivolgendo con affetto il mio saluto all’amico Maurizio Pinamonti, Presidente della Sezione ANA di Trento, di voler far giungere in qualche modo questa gratitudine a tutti gli Alpini trentini, e all’amico Michele Cereghini, Sindaco di Pinzolo, di estendere i medesimi sentimenti all’intera comunità pinzolese. Una gratitudine che esprimo come Alpino e come cittadino di Paganica, ma anche, in ragione del lungo servizio prestato per quasi 30 anni come amministratore civico al Comune dell’Aquila, da poterla esprimere a nome dell’intera comunità paganichese, e non solo.
Infine, parlando qualche giorno fa con il Capogruppo Raffaele Vivio, mi ha rappresentato le difficoltà del Gruppo Alpini di Paganica ad essere presente all’evento, il 21 e 22 luglio prossimi, in forma organizzata e strutturata. Immagino, peraltro, che una rappresentanza alpina paganichese vi parteciperà. Sentivo tuttavia nel profondo del cuore, con il ricordo dei magnifici giorni della nascita del nostro Gemellaggio (Pinzolo, 2-5 giugno 2005), il desiderio di esternare a te, caro Agostino, e a tutti gli amici Alpini del Gruppo di Pinzolo questi sentimenti di partecipazione, emotiva e morale, al vostro 50° anniversario, nella certezza che tutti gli anni che abbiamo davanti vedranno ancor più rafforzare e consolidare la nostra bella e fraterna amicizia.
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