Jemo ‘nnanzi, il G. Sasso e l’armediatto della memoria
L’Aquila – È tornato sul Gran Sasso – fa sapere Cesare Ianni – l’Armadietto della Memoria. Nel mese di settembre del 2015 il Gruppo Aquilano di Azione Civica Jemo ‘nnanzi venne autorizzato a recuperare l’armadietto che nel 1934 era in dotazione al personale dell’intermedia della funivia del Gran Sasso. Ciò per evitare che il tempo o eventuali atti vandalici lo deteriorassero ulteriormente ed in maniera irrimediabile. Lo stesso venne poi esposto come “Armadietto della Memoria” al Festival della Montagna nel successivo mese di ottobre. Questa azione civica voleva salvare quella memoria del nostro recente passato, che potesse auspicabilmente contribuire a costituire un Museo del Gran Sasso d’Italia. L’armadietto è stato custodito dal Gruppo in attesa di poterlo esporre in uno spazio comunale adeguato e, poiché ora è stato riaperto l’Ostello di Campo Imperatore, debitamente ristrutturato ed in cui vi sono già esposti reperti d’epoca della Funivia del Gran Sasso, si è chiesta autorizzazione per poterlo far posizionare in loco. Ottenuta l’autorizzazione l’armadietto della Memoria è stato consegnato ai fratelli Andrea e Daniele Mancini, gestori dell’Ostello, ed ora è ivi esposto, con l’auspicio che contribuisca a far crescere il Museo del Gran Sasso, che tanta attenzione riscuoterebbe e tante emozioni susciterebbe a livello turistico e non solo. Altre azioni da parte del Gruppo sono in corso a riguardo. Jemo ‘nnanzi.
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