Esenzione pedaggi, nessuno parla chiaro


L’Aquila – Chiodi aggira il pproblema dei pedaggi ausotradali a carico degli sfollati residenti sulla costa, senza dare una risposta precisa. E D’Amico si dichiara insoddisfatto, perchè il problema è stato sollevato dal 1 febbraio, e di soluzioni possibili neppure l’ombra. Chi viaggia tutti i giorni finisce con spendere anche 300 euro al mese, e se si guadagna poco è una batosta insostenibile. Risposta lapidaria quella di Chiodi: ‘Una prossima ordinanza affrontera’ e risolvera’ il problema’: questo e’ quanto e’ stato in grado di rispondere il Commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi alla interrogazione che il Vice Presidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico aveva presentata il primo febbraio 2010. “Il Presidente Chiodi ha risposto alla mia interrogazione richiamandosi ad una prossima ipotetica ordinanza che solleverebbe i cittadini colpiti dal sisma dal pagamento del pedaggio autostradale. Mi sono dichiarato profondamente insoddisfatto e per il ritardo e per l’approssimazione con cui il Commissario affronta questo ed altri problemi collegati al sisma del 6 aprile: Ad oggi – rileva D’Amico – non c’e’ norma e certezza e l’onere del pedaggio resta a carico dei cittadini con gravi danni e disagi”. Ieri anche il sindaco dell’Aquila era rimasto nel vago, parlando di una proroga dell’esenzione… fino al 31 marzo. Cos’, un’elemosina? Se è così, si abbia il coraggio di dire: “Niente esenzione, pagae il pedaggio e zitti”. (Foto ecoblog.it)


09 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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