TSA, una vita difficile


Dell’attuale direttore del Teatro stabile sappiamo che è un artista sensibile e delicato. Di cosa potrà riuscire a fare dello scalcinato TSA, relegato in fondo alle valutazioni ministeriali, non possiamo sapere: solo fargli gli auguri.
Lo Stabile è uscito male da illustri direzioni precedenti, Proietti, Preziosi, Gassman. Solo per citare nomi di spicco. E’ evidente che la contaminazione della politica non giova alla salute. E mette in fuga persone di valore. Il TSA fu grande e prestigioso, non lo è più e sarà difficile trarlo in salvo. I reggitori della cultura abruzzese non paiono affranti. Anzi, tacciono melliflui e sguscianti come è nel loro DNA. Al direttore, che dice di non voler mollare, diciamo: coraggio e soprattutto libertà di pensiero e di azione. L’Italia non è paese in cui basta valere per prevalere. Ma è nostro dovere, anzi di tutti, avere fiducia. Non può essere più buio di mezzanotte, dicevano i vecchi.

PENSIERINO – Abbiamo visto molte cose belle al mondo, incluse le meraviglie del Louvre, degli Uffizi, del Prado e altri musei, ma niente di più bello dei templi greci ci Agrigento, Paestum e Metaponto. Bellezza eterna e sovrumana. Per fortuna, li abbiamo visti. Una scelta, senza sapere quanto sarebbe stata importante negli anni. E irripetibile.



06 Luglio 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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