Il cardinale e Celestino V


A molti è parso significativo che il neo cardinale Petrocchi abbia scelto la chiesa di Collemaggio, cioè il luogo celestiniano per eccellenza, per la sua prima messa. Senza dubbio un messaggio del porporato voluto da papa Francesco, nella città dolente che fu vista da taluni come una sorta di Gerusalemme e che ospitò quello che si ritiene il primo giubileo. Fatto di intimo e forte perdono, di contrite sensazioni dell’anima.
Tutto, nei secoli dopo Celestino, cambiò, anche il giubileo: il suo fu un momento altissimo per la Chiesa, che non sempre rimase all’altezza.
E’ vero che oggi il vero perdono dovrebbe chiederlo chi non ha ancora riedificato il duomo. Ma il gesto di Petrocchi è molto nobile, è un ritorno a capo chino di fronte alle spoglie dell’eremita.

PENSIERINO – Se la Perdonanza aquilana riuscisse a capire ed esaltare il messaggio senza tempo di Celestino v , avrebbe un significato e una intensità forti , autentiche. Non si vive di solo pane né di damigelle e giovani signori.



02 Luglio 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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