Vu cunprà , prima accettati ora rottamati
L’Aquila – Con l’improntitudine e l’incoerenza dei confusionari, i politici italiani si accorgono che esistono i vu cumprà e proclamano con l’ormai abituale voce grossa che intendono eliminarli o ridurli all’impotenza. Il problema è ovunque, ma naturalmente risulta maggiore nelle località di mare. Pescara ne sa qualcosa…
Il governo muscoloso dice che vieterà la presenza dei vu cunprà , per imporre la legalità , eliminare il fastidio che essi recano ai turisti, favorire il commercio locale. In altre parole, dovremmo rottamare migliaia di persone giunte dall’Africa da anni, e operanti in Italia da sempre, sotto gli occhi di tutti (anche di chi oggi strepita). Gente che vive spesso in condizioni di sfruttamento e scarsa igiene, ammassata in locali inadatti, l di fuori di qualsiasi controllo spesso anche sanitario. Tutto è durato per anni, tutto è stato tollerato ovunque, ora arriva il rigore muscolare – almeno a parole – senza chiedersi dove finiranno i vu cunorà e come potranno vivere . Vuol dire come spingerli verso la malavita e il crimine, almeno quelli che hanno famiglia in Africa e inviano i soldi guadagnati vendendo ai turisti. La loro merce spesso è taroccata, e si sa anche dove e da chi. Perché non si sono colpiti i produttori di questa merce, i gestori del traffico all’ingrosso imposto ai vu cunmprà ?
Molti cominciano a non credere ai tanti annunci del governo, frse è il caso di farlo anche in questo caso. Di certo è giusto e civile pretendere coerenza e correttezza. Nei confronti di tutti, anche degli stranieri che vivono in Italia, dove sono stati accolti o almeno tollerati, quando non sfruttati.
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