Vu cunprà, prima accettati ora rottamati


L’Aquila – Con l’improntitudine e l’incoerenza dei confusionari, i politici italiani si accorgono che esistono i vu cumprà e proclamano con l’ormai abituale voce grossa che intendono eliminarli o ridurli all’impotenza. Il problema è ovunque, ma naturalmente risulta maggiore nelle località di mare. Pescara ne sa qualcosa…
Il governo muscoloso dice che vieterà la presenza dei vu cunprà, per imporre la legalità, eliminare il fastidio che essi recano ai turisti, favorire il commercio locale. In altre parole, dovremmo rottamare migliaia di persone giunte dall’Africa da anni, e operanti in Italia da sempre, sotto gli occhi di tutti (anche di chi oggi strepita). Gente che vive spesso in condizioni di sfruttamento e scarsa igiene, ammassata in locali inadatti, l di fuori di qualsiasi controllo spesso anche sanitario. Tutto è durato per anni, tutto è stato tollerato ovunque, ora arriva il rigore muscolare – almeno a parole – senza chiedersi dove finiranno i vu cunorà e come potranno vivere . Vuol dire come spingerli verso la malavita e il crimine, almeno quelli che hanno famiglia in Africa e inviano i soldi guadagnati vendendo ai turisti. La loro merce spesso è taroccata, e si sa anche dove e da chi. Perché non si sono colpiti i produttori di questa merce, i gestori del traffico all’ingrosso imposto ai vu cunmprà?
Molti cominciano a non credere ai tanti annunci del governo, frse è il caso di farlo anche in questo caso. Di certo è giusto e civile pretendere coerenza e correttezza. Nei confronti di tutti, anche degli stranieri che vivono in Italia, dove sono stati accolti o almeno tollerati, quando non sfruttati.


24 Giugno 2018

Categoria : Attualità
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