Soldi e sparate sull’ospedale aquilano
L’Aquila – Abbiamo pazientemente leggiucchiato i commenti politici e sindacali sulle sparate regionali, per annunciare un nuovo ospedale a L’Aquila, definito tecnologico, che costerebbe decine e decine di milioni. Dei quali solo una quarantina nelle casse abruzzesi, guarda caso tirato fuori come il coniglio dalla tuba del prestigiatore in vista del non lontano voto regionale.
Pragmaticamente, il manager ASL Tordera ha fatto notare che delle ingenti risorse private da investire nel progetto “non esiste traccia”. Piedi per terra tra gorgheggi di imbonitori e professionisti del potere politico. Si fa per dire professionisti…
Nei commenti, alcuni scettici, altri ragionevolmente critici, ne manca uno. Il più semplice. Come si fa a parlare di nuovo ospedale e a sparare millanterie faraoniche, quando l’attuale aspetta da nove anni la completa ricostruzione?
Il Sab Salvatore è ancora composto da baracche e strutture vistosamente precarie e provvisorie. Ha problmi e difetti anche incredibili, tipo una serie di bagni impraticabili tanto sono piccoli. Ha bisogno di spazi, personale, stabilizzazioni di precari. Ha un aborto di eliporto mai finito. E’ assediato ogni giorno da migliaia di auto che non trovato spazi e parcheggi adeguati. Va ampliato, sistemato, reso accessibile senza problemi e patemi a chi ne ha bisogno. Soldi, insomma, e se la Regione ha 40 milioni da mettere in gioco per spararle grosse su un nuovo ospedale pensi prima q quello che c’è. Così la pensano in molti, e non solo a L’Aquila. La Regione pensi ad agire con dignità e serietà , non solo alle elezioni del 2019.
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