Sanita’: a L’Aquila convegno sugli stati generali
L’Aquila – Il sindaco Pierluigi Biondi, ha aperto i lavori del convegno sul tema “Gli stati generali della sanita’ nelle aree interne” all’Auditorium del Parco. Si tratta del primo focus monotematico nell’ambito del percorso finalizzato alla promozione del progetto “L’Aquila capitale degli Appennini”, un brand che vuole diventare contenitore, laboratorio e crocevia per le istanze del territorio e le tematiche di maggiore interesse. “Questa iniziativa – ha esordito il sindaco – nasce sulla base di una riflessione fatta con altri colleghi sindaci, ed in particolar modo con quelli del comitato ristretto, ovvero i primi cittadini di Avezzano, Gabriele De Angelis, di Sulmona, Anna Maria Casini, e di Castel di Sangro, Angelo Caruso, oltre al vice sindaco di Barisciano Giuseppe Calvisi, che fa parte del comitato ristretto dei sindaci della nostra Asl”. “Si tratta – ha aggiunto – di una giornata di riflessione che deve necessariamente partire dall’Aquila: soprattutto con l’avvicinamento al decennale del sisma, troppo lento per le aspettative e allo stesso tempo troppo veloce per le cose lasciate per strada, la nostra citta’ puo’ rappresentare un modello non solo per il dramma che ha vissuto quanto per il fatto che questo sia il piu’ grande laboratorio di sperimentazione esistente da decenni in Italia su una serie di argomenti importanti e centrali”. “Ritengo che L’Aquila rappresenti un esempio di come si possa rigenerare un territorio e ridargli speranza e futuro dopo un momento che ne poteva decretare la morte, come accade in altre aree interne del Paese. – ha spiegato – L’obiettivo e’ capire in che modo si salveranno le aree interne dalle dinamiche socio economiche che le vorrebbero messe ai margini: a mio modo di vedere le aree interne sopravviveranno se riusciranno a replicare quello che e’ accaduto nell’industria, dove con il programma industry 4.0 e’ stato rilanciato il tessuto produttivo e manifatturiero italiano. Servirebbe un piano straordinario per le aree interne 4.0 sia dal punto di vista normativo che della sperimentazione.
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