UniTe, convengo nazionale biodiversità
Teramo – All’ateneo di Teramo, da oggi mercoledì 13 a venerdì 15 giugno 2018, il XII Convegno Nazionale sulla Biodiversità, che presenterà studi e ricerche su “Biodiversità, Ambienti, Salute”, tematiche interconnesse fra loro che, insieme al cambiamento climatico, caratterizzano la sfida strategica per uno sviluppo sostenibile. Il congresso è stato organizzato dall’Università degli Studi di Teramo, in collaborazione con l’Università di L’Aquila, l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, l’Accademia delle Scienze della Biodiversità Mediterranea. Il XII Convegno Nazionale sulla Biodiversità prosegue un percorso di confronto iniziato 23 anni fa su tematiche relative agli ambiti del cosiddetto trittico della biodiversità (intraspecifica, interspecifica, ecosistemica) per contribuire a promuovere l’avanzamento delle conoscenze sulla base dei risultati della ricerca fondata sul rigore del metodo scientifico. La tre giorni inizierà mercoledì 13 giugno alle ore 16.30, nell’Aula Magna del Campus Aurelio Saliceti, con i saluti di Luciano D’Amico, Sergio Caputi e Paola Inverardi, rettori rispettivamente delle Università di Teramo, di Chieti-Pescara e di L’Aquila. Seguirà l’intervento di Elio Alba, presidente dell’Accademia delle Scienze della Biodiversità Mediterranea. Michele Pisante, presidente del Comitato scientifico del convegno, aprirà i lavori, che saranno articolati in due sessioni plenarie e sette sessioni parallele su tematiche interconnesse con comunicazioni orali e poster illustrati da ricercatori, studenti in formazione ed esperti provenienti da Università ed enti di ricerca di tutta Italia. A seguire, rappresentanti del mondo scientifico, imprenditoriale e istituzionale si confronteranno in una tavola rotonda su Biodiversità in azione: ricerca e nuove sfide, politiche e strumenti. L’obiettivo è favorire il confronto sulle policy e le buone pratiche, per la promozione della cultura della biodiversità, attraverso il coinvolgimento attivo dei diversi livelli decisionali per l’individuazione di soluzioni condivise.
«La ricerca – ha dichiarato Michele Pisante – è sempre più attenta alla diversità biologica degli ecosistemi, in cui tutte le popolazioni presenti: vegetali, animali, microbiche, si influenzano reciprocamente per raggiungere e mantenere quegli equilibri “olistici” ottimali che costituiscono la specificità di un territorio. Nella tre giorni, densa di relazioni, gli scienziati, sulla base delle loro evidenze, forniranno indicazioni per una innovativa strategia di salvaguardia della biodiversità, che abbraccia ambienti naturali terrestri e acquatici, aree rurali e urbane e che offre un patrimonio unico di risorse ancora inesplorate da applicare agli ambiti più differenti, dall’agricoltura alla zootecnia, all’acquacoltura, dalla genetica alla bioinformatica, alla salute pubblica».
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