Dopo 50 giorni di gestazione l’elefante ha partorito il topolino


STRADE IMPOSSIBILI, QUALCOSA SI MUOVE –

Niente di sorprendente, è quello che andiamo ripetendo da tempo, con i fondi indicati si può fare ben poco e, data la situazione, anche il topolino ci sta bene purché i “geniali” amministratori della Provincia dell’Aquila decidano di riaprire subito almeno la strada per Campotosto (SR 577).
Sono infatti partiti i lavori in attesa dei quali è stato precluso alle 2 ruote lo splendido lago abruzzese ed ora tutti possono vedere materialmente di cosa si trattava.
Una stagione mototuristica distrutta (l’apice è a giugno e a settembre), operatori sul lastrico, discussioni e polemiche roventi e tutto per stendere tre o quattro tratte da non più di 50 metri di asfalto continuativo e rattoppi di buche ancora più pericolosi delle buche stesse.
Qualche chilometro più in giù, sulla SS 80, l’ANAS ha invece provveduto a riasfaltare interamente lunghe tratte senza chiudere la strada nemmeno per mezz’ora, dimostrando ai “colleghi” come si possano fare queste cose senza distruggere l’economia di un territorio.
Nonostante questa evidenza (documentata dalle foto scattate oggi) Angelo Caruso continua ad indire conferenza stampa e comunicati autocelebrativi, forse pretendendo persino gli applausi, senza minimamente curarsi di aver prodotto una delle azioni più deleterie, dannose ed esecrabili che si ricordi da parte di una amministrazione locale.
Nel frattempo l’Altopiano delle Rocche resta chiuso alle 2 ruote nonostante non si veda l’ombra di un cantiere, compromettendo anche il versante di Lucoli che, in questi giorni, appare come un totale deserto a fronte di una stagione 2017, che faceva sperare in un rilancio proprio attraverso il mototurismo.
Dalla Turanense, al confine con il Lazio, nessuna novità, tutto chiuso, nessun lavoro, nessuna previsione di riapertura, nessun traffico di moto come avveniva a giugno dell’anno scorso.
Come detto la politica, “l’altra”, tace ed evidentemente acconsente a che si proceda con azioni che sono l’esatto opposto di una corretta gestione che non è, come logico dedurre, una mala gestione, dato che quest’ultima sarebbe comunque un tentativo anche se fallito, ma una non gestione, quella cioè che non propone soluzioni ma impone divieti.
Gli appelli al buon senso ed alla riflessione fatti nei giorni scorsi all’indirizzo di Caruso, Bonanni &C non hanno prodotto nulla, nemmeno un minimo fremito di dignità, quindi non resta che subire questa coercizione dittatoriale di un Organo amministrativo che, speriamo venga presto o smantellato o riportato dalla parte dei cittadini facendo sì che possano sceglierne la governance e non accertare passivamente nomine di personaggi che si rivelano troppo spesso inadeguati al compito a cui vengono destinati.
(Noya inviataci dal presidente dei Motociclisti aquilani)


12 Giugno 2018

Categoria : Attualità
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