Chiusura strade provinciali: nessun lavoro, nessuna soluzione
L’Aquila – Scrive Massimiliano Mari Fiamma, Motoclub aquilano: “Pietra tombale sulla stagione mototuristica e danni ormai irreversibili per le aree interne mortificate, ignorate e malgestite dall’Amministrazione Provinciale dell’Aquila, presieduta da Angelo Caruso, che, nonostante sia un Ente fantasma con vertici mai passati al vaglio elettorale, è stato lo stesso in grado di produrre disastri inenarrabili.
In 43 giorni, a parte le pochissime strade già appaltate prima dell’odiosa ordinanza, Marsicana e Frentana, nulla si è mosso nel Parco Nazionale D’Abruzzo, tra Tagliacozzo e Carsoli, Nell’Altopiano delle Rocche, la Turanense e Campotosto se non l’apposizione dei cartelli di divieto.
Una intera Provincia chiusa e trascurata, ostaggio di burocrati senza scrupoli e politici inetti ed inadeguati mentre l’economia crolla nel totale silenzio di tutte le forze politiche, della Camera di Commercio, di sindaci e amministratori locali (con rare e sporadiche eccezioni appena percepibili) perché tanto “le moto danno solo fastidio”.
Non è proprio così dato che, a fronte di qualche decina di piloti della domenica, buoni solo ad atteggiarsi al bar dello sport, sono migliaia e migliaia i mototuristi che arrivano (arrivavano) in Abruzzo, dormendo, mangiando, spendendo e, soprattutto, parlando in giro dei panorami mozzafiato di questa splendida terra.
Una economia non certo marginale se, nel 2016, si sono registrati oltre 400.000 passaggi sul solo Gran Sasso ed un indotto stimato in circa 8 milioni di euro nelle aree interne nonostante la penuria di strutture ricettive, ma questo sembra importare poco a chi ha la “pagnotta assicurata”.
Nei giorni scorsi abbiamo anche scritto al Presidente Caruso con toni distensivi* per chiedere un incontro al fine di riprovare a condividere una soluzione, ma l’arroganza della politica non contempla l’errore quindi, nessuna risposta dagli uffici di via Monte Cagno.
Il motoclub Motociclisti Aquilani, quasi da solo, sta cercando di tenere alta l’attenzione su questo orrore amministrativo purtroppo senza alcun successo dato che continuiamo ad urlare le nostre ragioni alla solita élite di sordi per convenienza.
Nonostante questo non ci arrendiamo e, per aiutare questo maltrattato territorio, da oggi passiamo ad una iniziativa concreta organizzando una raccolta fondi per il prepensionamento del dirigente Francesco Bonanni, l’estensore dell’editto medievale rifiutatosi di ritirarlo, nella speranza che anticipi i tempi del suo passaggio a carico dell’INPS; anche un solo mese può essere fondamentale per l’intero territorio aquilano.
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