Regione, seduta straordinaria su ATER – Rapagnà: “Inerzia totale dal 6 aprile ad oggi”
L’Aquila – Finalmente il consiglio regionale affronta in qualche modo il problema della ricostruzione e ristrutturazione delle case ATER, dopo infinite sollecitazioni da ogni parte e soprattutto dal rappresentante degli inquilini del Mia Casa, Pio Rapagnà, secondo il quale intoppi vari, burocrazia, lentezze sospette e mancanza di volontà politica hanno provocato ritardi enormi e aumenti dei costi. Riunione straordinaria della Commissione Bilancio per esaminare il “Rendiconto finanziario del Consiglio regionale. Esercizio 2009″, domani mattina alle 9.30 all’Emiciclo. Seguira’ la seduta ordinaria del Consiglio regionale, convocata per le 11 all’Aquila, dopo la sessione invernale a Pescara. Nel pomeriggio, alle 15.30, seduta strordinaria dell’Assemblea legislativa; all’ordine del giorno i provvedimenti relativi alla ricostruzione degli alloggi ATER. Mercoledi’ tornera’ a riunirsi la Commissione Bilancio in seduta ordinaria; convocata anche la Commissione Agricoltura. Per giovedi’ sono previsti i lavori della Giunta per il Regolamento, della Commissione Affari Sociali e della Commissione di Vigilanza.
RAPAGNA ‘ – Scrive Pio Rapagnà, del movimento Mia Casa: ” Il Consiglio Regionale, DAL 6 APRILE AD OGGI, non ha approvato un benchè minimo provvedimento di legge che avesse un diretto e specifico riferimento alla riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza antisismica degli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica, sia quelli danneggiati dal terremoto e sia quelli, dentro e fuori dall’attuale cratere, realizzati in zone ad alto e altissimo rischio sismico.
La maggioranza delle abitazioni di edilizia pubblica anche in Abruzzo ha una vetustà storico-anagrafica che, alla luce degli scadenti materiali e tipo di calcestruzzo utilizzati negli anni di costruzione, dovrebbe destare una certa preoccupazione.
Uno specifico studio sullo stato “di sicurezza antisismica” dei 23.850 alloggi pubblici delle Case Popolari ATER, elaborato dalla Protezione Civile nazionale e “rivisto e ampliato”, per conto della stessa Regione, dalle Società “Collabora Engineering” e “Abruzzo Engineering” contiene un dettagliato elenco di edifici residenziali pubblici con “schede tecnico-anagrafiche” di accompagnamento per ogni singolo alloggio nelle quali sono annotati i lavori da eseguire e le spese da affrontare per rendere “normale e sicuro” lo stato del patrimonio abitativo pubblico della Regione Abruzzo, a comunciare, con priorità assoluta, dai 2.945 alloggi realizzati a L’Aquila, 1.619 ad Avezzano e 1.294 a Sulmona che sono “attualmente” ad altissimo rischio.
Dal 1999 al 2009 la Regione, le 5 ATER ed i Comuni abruzzesi hanno avuto a disposizione 250 milioni di euro, ma il Consiglio regionale, competente in materia, in tutti questi anni non ha prodotto alcun “provvedimento di legge” e nessun “atto di indirizzo” nei confronti della Giunta regionale, dell’Assessorato ai lavori pubblici e delle ATER quali enti strumentali della regione..
Per la ricostruzione e riparazione della Edilizia Residenziale Pubblica danneggiata dal terremoto del 6 aprile, il Commissario delegato e Presidente della Regione Abruzzo ha avuto sino ad ora a disposizione 150 milioni di euro, ma non li ha né assegnati e né utilizzati.
E’, dunque, il Consiglio regionale che deve “prendere nelle sua proprie mani” la ricostruzione e la messa in sicurezza di un “preziosissimo” patrimonio abitativo pubblico, superando la confusa e dannosa fase di commissariamento, riappropriando immediatamente ed esercitando tutte le prerogative che, in tale materia, sono state trasferite dallo Stato alle Regioni e, quindi, al Consiglio regionale quale organo sovrano, legislativo, di indirizzo e di controllo.
Il Mia Casa e tantissime famiglie della Provincia dell’Aquila, si affidano al Consiglio regionale: approvi in questi giorni un primo e fondamentale “provvedimento di legge ah hoc”, e rinunci all’assurdo e ingiustificabile “periodo di sospensione elettorale” (elezioni alla Provincia dell’Aquila e al Comune di Chieti) che, in questa fase di grandissima emergenza post terremoto, non riguarda e non può in nessun modo riguardare le attività legislative della massima Istituzione regionale. Forza e coraggio, a tutti i Consiglieri regionali!”.
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