8 marzo, riflessioni


Teramo – Dal comitato pari opportunità dell’UDC di Teramo riceviamo. “Era l’8 Marzo del 1908 quando 129 operaie tessili della Cotton a New York morirono arse dalle fiamme nello stabilimento dove erano in sciopero da alcuni giorni per denunciare le gravi condizioni in cui erano costrette a lavorare. Di quel giorno lontano si è ormai perso il significato e i festeggiamenti oggi sono solo di impatto mediatico e commerciale.
Celebrare l’8 Marzo significa riflettere sul percorso fatto dalla donna: dal diritto al voto, al diritto all’istruzione, al diritto al lavoro ma soprattutto al diritto di essere riconosciuta come persona di pari valore e dignità.
La nostra riflessione deve orientarsi pertanto, in una attenta valorizzazione della famiglia e ripartire dai bambini. Investire nel loro futuro significa necessariamente reinvestire nella famiglia.
Gli spazi che essi hanno e che la famiglia ha nell’agire delle istituzioni è ancora troppo limitato e riduttivo. Alla famiglia si delega ormai troppo e non la si valorizza e sostiene adeguatamente per il ruolo che essa è chiamata a svolgere quotidianamente.
Le pari opportunità saranno veramente compiute solo quando la donna riuscirà ad esportare nella società l’equilibrio maturato all’interno della famiglia, vero motore per la dignità sociale dell’individuo.
Le donne dell’UDC hanno preso coscienza che lavorare sui diritti delle donne e delle fasce più deboli, in sinergia con la classe politica maschile è fondamentale affinchè le diverse sensibilità dei due sessi contribuiscano a far sviluppare una politica democratica proiettata solo verso il bene del Paese. (Marilena Andreani)


07 Marzo 2010

Categoria : Dai Lettori
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