Il pasticcio di Centi Colella: lettera aperta alla cittadinanza aquilana


L’Aquila – Dalle associazioni del progetto “La Piazza”: “Siamo un gruppo di associazioni cittadine. Da anni (in molti casi da decenni) ci occupiamo di vari aspetti della convivenza sociale nella nostra città: promozione culturale, formazione dei giovani, assistenza ai disabili, servizio civile, teatro, arte, cinema, commercio equo-solidale, adozione, immigrazione, diritti civili, sport. Gran parte delle nostre attività si realizzano grazie all’impegno volontario di decine di donne e uomini, giovani e adulti.
Le nostre sedi istituzionali sono state rese inagibili dal terremoto. Così, l’estate scorsa (mentre molti di noi operavano nelle tendopoli), ci siamo riuniti in un Coordinamento per ricostruire insieme delle sedi associative provvisorie, e per ricostruirle intorno ad una Piazza che potesse funzionare da polo di aggregazione per tutta la cittadinanza.
A seguito delle nostre insistenti richieste, alla fine di settembre, abbiamo incontrato i responsabili dell’Amministrazione Comunale e del Dipartimento di Protezione Civile. Gli uni e gli altri hanno compreso la validità sociale del nostro progetto e lo hanno apprezzato.
Il Comune – con un atto ufficiale voluto dal Sindaco a dagli Assessori competenti, e prodotto dal ‘Settore Territorio’ (prot.26996, del 7/10/2009) – ci ha assegnato un’area nella zona di Centi Colella (il primo settore a sinistra della strada di accesso al CUS).  Il Dipartimento di PC, dal canto suo, ha destinato al nostro progetto una quota delle donazioni per la ricostruzione, capace di coprire le spese per l’urbanizzazione dell’area e per la realizzazione dei basamenti dei fabbricati leggeri.
Successivamente, alcune autorità comunali hanno pensato di destinare la medesima area alla costruzione di un parcheggio di servizio di un palazzetto dello sport, di cui è prevista l’edificazione nel prossimo futuro. Nonostante questo mutare di volontà circa la destinazione dell’area in questione, nessuno ci ha convocati per comunicarcelo e per cercare insieme una soluzione adeguata al problema.
Nel frattempo sono andate avanti tutte le procedure per la realizzazione dei lavori e per l’acquisto dei fabbricati leggeri da insediare intorno alla Piazza. Ciascuna associazione si è adoperata per attivare reti di solidarietà nazionali (che coinvolgono anche Entil Locali di altre Regioni) e internazionali, capaci di mobilitare risorse economiche e lavoro volontario per il progetto.
Soltanto nella scorsa settimana, e in modo apparentemente casuale (arrivo di alcuni giostrai nell’area in questione, nostra richiesta di chiarimenti al Comune), il problema è venuto al pettine. Nei giorni seguenti abbiamo avuto dagli Uffici Comunali informazioni discordanti, parziali e approssimative, finché ieri (6/3), nel corso di un incontro tenutosi alla presenza del Sindaco, ci è stato definitivamente ‘rivelato’ ciò che sembra essere stato deciso da mesi.
Il comportamento dell’Amministrazione Comunale sta determinando un evidente danno sociale al nostro territorio, un danno anche economico alle associazioni coinvolte, e un grave danno d’immagine alla nostra città e al funzionamento della ricostruzione.
Denunciamo pubblicamente tutto questo convinti che la consapevolezza della cittadinanza possa aiutare i nostri rappresentanti politici a correggere gli errori commessi e ad assumere decisioni eque e responsabili.”

07 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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