Rapagnà: “Chiodi e Merli, ritardo di 9 mesi” – La ricostruzione leggera presenta lati oscuri
L’Aquila – (di Pio Rapagnà, movimento inquilini Mia Casa) – Il Commissario “straordinario” dell’ATER dell’Aquila, Avv. Piergiorgio Merli, ha annunciato che lunedì 8 marzo sarà pubblicato l’avviso per la formazione di un elenco di operatori economici da invitare alle procedure negoziate che si terranno per l’affidamento dei lavori di ricostruzione e di riparazione degli immobili di proprietà dell’ATER danneggiati a causa degli eventi sismici del 6 Aprile 2009. L’Ater darà così avvio alle procedure per i lavori di riparazione degli alloggi classificati con esito A, B, C il tutto in applicazione del protocollo sottoscritto in data 30.11.2009 con la Regione e il Provveditorato alle Opere Pubbliche al quale però spetterà il compito di provvedere ai lavori per i fabbricati con esito E.
Questo “clamoroso annuncio” arriva però con 9 mesi di ritardo rispetto a quanto previsto dalle due Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3788 e n. 3779 del 6 giugno 2009 riguardanti la concessione di contributi per danni di lieve entità relativi alla “ricostruzione leggera” per le riparazioni di edifici e alloggi di tipo A (contributo di 10.000 euro più 2.500 per parti comuni), B e C (coperura integrale di tutte le spese occorrenti).
Si è verificata in questi mesi una “strana evoluzione” dei provvedimenti amministrativi riguardanti la Edilizia Residenziale Pubblica, e ciò potrebbe dimostrare che il ritardo nell’avvio della stessa “ricostruzione leggera” non è affatto casuale in quanto i soggetti responsabili potrebbero avere operato “di concerto e di intesa” proprio per “ritardare” l’apertura dei cantieri e l’avvio dei lavori.
Infatti, prima la Presidenza del Consiglio dei Ministri emette la Ordinanza n. 3803 del 15 agosto 2009 con la quale si stabilisce che, per consentire, in termini di somma urgenza, la realizzazione dei necessari interventi di ricostruzione o di riparazione degli immobili di proprietà dell’ATER il Commissario delegato – Presidente della Regione Abruzzo, può “avvalersi” dell’ATER in qualità di “soggetto attuatore” e poi con un’altra Ordinanza n. 3817 del 16 ottobre successivo, si “modifica” il testo dell’art. 2, Comma 1 sostituendo le parole “può avvalersi, in qualità di soggetto attuatore, della medesima Azienda (ATER)” con le seguenti parole “e il Sindaco dell’Aquila possono avvalersi, in qualità di soggetto attuatore, del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per il Lazio, Abruzzo e Sardegna”, e, quindi, “cancellando” l’ATER quale soggetto attuatore e “aggiungendo” a fianco del Presidente della Regione il Sindaco dell’Aquila. Chi ha suggerito questa procedura? Paradossalmente quelle che erano state pensate come delle norme per accelerare le procedure di rientro degli inquilini ATER si sono rivelate, in effetti, un ostacolo a tale obiettivo.
ECCO PERCHE’ il Mia Casa d’Abruzzo chiede che il Consiglio regionale si riappropri delle proprie prerogative e competenze legislative e di indirizzo in materia ed approvi una “Legge Regionale ad hoc” sulla ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà delle ATER, dei Comuni e della medesima Regione. Si chiede inoltre di impedire qualsiasi ipotesi di vendita delle aree sulle quali insiste l’edilizia pubblica residenziale, qualora eventualmente questa fosse l’intenzione di qualcuno. La ricostruzione dell’Aquila e dei tanti borghi storici e quartieri popolari dell’aquilano, torni effettivamente nelle mani del Consiglio regionale e degli Enti Locali.
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