Fermo demolizione, lettera alla Procura
L’Aquila – Emidio Di Carlo, giornalista e socio della Cooperativa “Valle Aterno” del Consorzio in Pettino ha inviato la seguente lettera aperta alla Procura della Repubblica: “Il fermo della demolizione del palazzo nel quartiere di Pettino, in Via Svizzera, appare davvero inspiegabile a molti Soci del Consorzio direttamente o indirettamente interessati al problema!
L’edificio, che a seguito dell’unanime parere (di due commissioni) è risultato da abbattere, tanto da essere inserito in una delle primissime ordinanze (se non la prima) ha subito una “straordinaria procedura burocratica prima per la gara (non in funzione dell’urgenza), quindi per l’autorizzazione alla demolizione alla Ditta vincitrice dell’appalto; poi, per il sopraggiunto incidente di cantiere, è subentrato anche il “fermo dalla Magistratura”. Di fatto, a circa un anno dal sisma, un troncone del palazzo da abbattere è ancora lì e vieta, a undici famiglie, di avere accesso alle abitazioni e di poter avviare le relative successive pratiche per la definitiva catalogazione e l’avvio dei lavori di ripristino.
La situazione è davvero inspiegabile. Il problema attuale chiama in causa anche l’organo della giustizia con il silenzio non decisionale e che finisce con il giustificare le soluzioni burocratiche adottate dagli organi politico-amministrativi e tecnici del Comune che hanno ignorato i necessari interventi in un momento di emergenza.
Quanto ai magistrati, pur impegnati nello straordinario lavoro post-sisma, non si può fare a meno di rilevare che un cantiere fermo per 5 mesi (tra il tempo dei ricorsi ordinari e quello al TAR) è davvero inspiegabile: poiché il troncone di palazzo ancora in piedi, in via Svizzera, costituisce un pericolo per le undici famiglie delle villette frontali, costrette a eccezionali rientri, per le proprie necessità; inoltre non si capisce come un incidente di cantiere (per fortuna non mortale e di lieve entità) possa giustificare un tanto lungo ritardo nella ripresa dei lavori di abbattimento del palazzo..
La sorte dei 201 Soci delle abitazioni in Pettino ha davvero dell’incredibile. 37 anni or sono venne costituito il Consorzio con 17 Cooperative. Eppure, i soci pur avendo da oltre dieci anni provveduto al pagamento del mutuo, attendono ancora il passaggio a proprietà divisa. Fatto quest’ultimo che si stava concretizzando a livello notarile allorché è sopraggiunto il sisma del 6 aprile. Purtroppo, oggi, il passaggio alla proprietà divisa, viene elusa nei piani dall’attuale Consiglio di Amministrazione del Consorzio; tanto che la questione è oggetto di sempre più frequenti domande ed esposti a tutti gli organi interessati alla ricostruzione nel capoluogo, a livello nazionale e alla stessa magistratura aquilana”.
Non c'è ancora nessun commento.