Pio Rapagnà ai Consiglieri Regionali
L’Aquila- ( di Pio Rapagnà , Coordinatore del Mia Casa) - “Cari Consiglieri Regionali,mi rivolgo a Voi, come ex-Parlamentare abruzzese, in vista della seduta straordinaria del Consiglio regionale sulla ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica Che, anche su richiesta del Mia Casa d’Abruzzo, si terrà a L’Aquila martedì 9 marzo prossimo.A Voi Rappresentanti dei Cittadini abruzzesi e Aquilani chiedo di cogliere questa occasione “straordinaria” per Adempiere ad un vostro preciso dovere civico e legislativo: di proporre, discutere ed approvare, seduta stante, una “Legge Regionale ad hoc “ sulla ricostruzione, evitando in tale circostanza di limitarvi un destino semplice Petizioni di principio: oggi Quello che voi avreste dovuto già fare IMMEDIATAMENTE Dopo il 6 aprile, cioè legiferare, e indirizzare Controllare su una materia di Vostra competenza e responsabilità , come della Quella è Edilizia Residenziale Pubblica.La situazione degli alloggi pubblici classificati A, B, C ed E è grave, e non mi soffermo su dati e cifre che voi dovreste conoscere meglio di me in Quanto già esposti dal Mia Casa e dall’ATER alla 2 ^ Commissione Consiliare. Vi dico, però, Che dall’aprile del 2009 il ESISTE “Decreto Abruzzo“, Poi convertito in legge, Che dispone anche sulla ricostruzione degli edifici pubblici (e le popolari di Case e comunali lo sono), rimettendone la competenza Sotto la Presidenza della Giunta regionale ed il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche.Dalla primavera scorsa l’ATER dell’Aquila, che poi dal mese di luglio Gestisce in forma commissariale l’edilizia pubblica, avrebbe dovuto provvedere quantomeno alla riparazione e al Consolidamento degli alloggi classificati A, B e C, ma, da quanto affermato dallo stesso attuale commissario straordinario ATER Piergiorgio Merli in una “risposta” del 1 ° marzo scorso ad Avanzate Alcune domande precise dal Mia Casa, pare che, pur volendolo, non lo abbia potuto fare, e sembra proprio uno causa della “sopravvenuta” Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009 Con la Quale si attribuiva al Presidente della Regione Abruzzo la facoltà di avvalersi dell’ATER come “Soggetto Attuatore”, mettendo, tra l’altro, A disposizione dell’ATER Quale Ente strumentale della Regione i contributi già valutati in 150 milioni di euro. Un racconto proposito il Commissario ATER uno Conclusione della risposta osserva Che “Che Paradossalmente Stata Quella era pensata come una norma per accelerare le procedure di rientro degli inquilini di ERP si è rivelata, in effetti, un Ostacolo uno Obiettivo racconto”. Se oggi le case popolari versano venire versano la responsabilità politica Sembra Essere Quindi del Presidente della Regione e Commissario delegato, e non solo per motivazioni di carattere generale. Non è negabile, infatti, Che nel luglio 2009 l’ATER abbia predisposto un avviso pubblico per reperire tecnici in grado di Procedere alla ricostruzione. E, successivamente, abbia posto in Essere Alcuni atti preliminari. Il Casa Mia ha più volte valutato insufficiente l’operato dell’ATER, ma oggi riconosce gli atti per Quel che sono. Ben prima della “Ordinanza di Ferragosto”, dunque, le Norme davano La possibilità di ricostruire.Ma qui Viene Il Paradosso. Perché proprio l’Ordinanza di Ferragosto, il Che doveva accelerare l’iter, Rende Invece tutto più complicato in Quanto l’Ater prima Viene sollevata dalle PROPRIE attività e competenze statutarie e poi un mese e mezzo Dopo Viene reintrodotta Nelle competenze, ma limitatamente agli alloggi classificati “A”, “B” e “C”. Restano fuori gli edifici “E”, per i qualifiche si insiste con il Provveditorato alle Opere Pubbliche, e, soprattutto, non Vengono messe A disposizione dell’Ater del Bilancio le somme necessarie per i lavori.Inoltre vi chiedo di impedire Qualsiasi ipotesi di vendita delle aree Sulle qualifiche insiste l’edilizia residenziale pubblica, eventualmente Qualora questa Fosse L’INTENZIONE di qualcuno. La ricostruzione dell’Aquila e dei tanti borghi storici e quartieri popolari dell’aquilano, è Nelle vostre mani. Se vi spoglierete di questo Obbligo Che la legge, i Cittadini e la Democrazia Vi affidano, verreste meno Innanzitutto ad un dovere politico e morale.”
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