Tasse: per sindaco proroga non risolve problemi
L’Aquila – “Si leva la voce di un intero popolo disposto a lottare e credo che il governo non possa non tenerne conto; oggi abbiamo dimostrato che la citta’ ribolle e si puo’ ribellare da un momento all’altro, abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci. Non mettano ulteriormente alla prova la nostra pazienza”. Cosi’ il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi nel suo intervento alla Villa Comunale dinanzi a 5 mila persone circa, al termine del corteo che questa mattina ha preso le mosse dalla Fontana Luminosa per dire no alla restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto. “Non e’ che noi non vogliamo pagare le tasse. Noi le tasse le stiamo restituendo ma con un abbattimento. L’Europa chiama ‘aiuti di stato’ delle agevolazioni fiscali. Abbiamo avuto un calo del Pil – ha aggiunto – del 3,7 per cento. Si tratta di un’agevolazione identica ottenuta da altri territori per altre calamita’. Se non si mettera’ un punto a questa situazione falliranno le aziende, causando una crisi occupazionale senza precedenti. L’obiettivo – ha detto sempre il sindaco Biondi – non e’ l’Europa, dobbiamo chiedere al governo di aprire un confronto con la comunita’ europea e scrivere insieme al territorio le regole di ingaggio, affinche’ si discuta di una franchigia, un regime del ‘de minimis’, una rendicontazione dei danni”. Sulla proroga Biondi ha spiegato che “Il nuovo governo puo’ scrivere le regole insieme a noi, puo’ andare con la schiena dritta in Europa e riaprire la partita sulla decisione presa il 14 agosto. In sede legale stiamo gia’ dando battaglia, attendiamo con molta apprensione la decisione del Tribunale amministrativo regionale. La responsabilita’ e’ dello stato, noi abbiamo rispettato le leggi, ma paghiamo lo stesso – ha concluso -. L’intera comunita’ paghera’ le conseguenze di un errore di chi ha governato il Paese in questi anni. Se necessario andremo a Roma”.
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