Villa Pini: appello con Flaiano
Pescara – Si celebra Ennio Flaiano in Abruzzo, e citando uno dei suoi inimitabili aforismi i lavoratori di Villa Pini hanno aperto oggi la loro ennesima assemblea: “La situazione è grave ma non è seria”. E’ come se Flaiano avesse letto nel tempo e nel carattere del paese, tanti anni fa: vuol dire che l’Italia non è così come la conosciamo solo adesso, ma che la tendenza ad essere la contrada di Pulcinella l’ha sempre avuta. Infatti, per Villa Pini e i suoi dipendenti niente di nuovo: Secondo l’assemblea dalla Regione non giungono risposte utili a sbloccare la situazione, in cui sono soltanto 600 dei 1600 complessivi a beneficare – a rotazione – della cassa integrazione. Che non è una soluzione, ma una boccata di ossigeno che non cambia nulla. I lavoratori e i loro sindacalisti chiedono prima di tutto che la Regione revochi il blocco delle convenzioni: altrimenti il debito cresce di giorno in giorno e i curatori fallimentari ben presto dovranno liquidare, portare i libri contabili in tribunale e mandare in fumo tutto. E’ la legge che lo vuole, a tutela dei creditori. Gli stessi curatori avrebbero sollecitato dalla Regione una decisione sugli accrediti, per far sì che il complesso sanitario possa continuare a lavorare producendo degli introiti. Ne trarrebbe vantaggio anche l’ipotesi di una eventuale cessione. Ma, fino ad oggi, la Regione tace. Appunto: situazione grave, ma non seria. Altrimenti quale politico potrebbe, tra le tante possibili, scegliere la strada del non-decidere?
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