Senza volto e senza rispetto
Dopo nove anni L’Aquila è ancora una città senza volto, priva della propria identità in centro e nel cuore che resta dolente. Niente o quasi niente di significativo è stato restituito alla gente. Solo Collemaggio, e grazie a generosità altrui. Tutto il resto o resta neppure incominciato, o è presuntuosa bufala di grandi opere promesse e mai arrivate.
In tanto tempo, né l’attuale governo né quello precedente – somma vergogna – non hanno realizzato neppure un modesto luogo della memoria delle vittime. Oggi e domani gronderanno retorica, parole, fiaccole. Meglio un silenzio composto e dignitoso. La seconda vita della città è lastricata di sdegnata malinconia.
PENSIERINO – Uno può e spesso deve pentirsi delle cose fatte o soltanto dette. Non deve farlo se ha scelto il silenzio.
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