Italia Nostra su aree risulta ferrovie


Pescara – La sezione pescarese di Italia Nostra esprime in un proprio documento la contrarietà all’impostazione che l’Amministrazione Comunale cittadina ha voluto dare alla progettazione delle aree di risulta degli impianti ferroviari, facendo seguito alle posizioni già espresse negli incontri tenuti per illustrare le linee portanti della proposta.
Italia Nostra rileva che il progetto manca della dovuta ambizione, per un’occasione attesa da decenni ed intorno alla quale con grande nettezza la cittadinanza aveva espresso l’indirizzo di creare un grande parco centrale che introducesse la qualità di un’ambiziosa progettazione di uno spazio libero ma ricco di occasioni di incontro e di esperienza di naturalità nella zona più densa della città, sull’esempio delle maggiori realizzazioni europee. Tali aspirazioni erano state sommariamente recepite nel PRG che oggi ci si appresta a variare per realizzare la proposta in esame; essa ci appare molto condizionata dall’obiettivo di chiudere il bilancio dell’operazione con previsioni introdotte per determinare partite all’attivo da assegnare agli investitori privati, ad integrazione del finanziamento pubblico. Ciò avviene al di fuori di una convincente riflessione sulle condizioni al contorno; sulla mobilità: con la previsione di parcheggi silos fuori ed entro terra, senza una calibratura che tenga conto di una possibile ed auspicabile riorganizzazione del trasporto basata sul mezzo pubblico e sul decentramento delle principali quote della sosta privata nei parcheggi cosiddetti di scambio; sui volumi residenziali: con la previsione di palazzi ai bordi dell’area, in un momento di crisi del settore edilizio ed in presenza, ad esempio sul reto della ferrovia, di aree suscettibili di riqualificazione; sulla fruibilità del verde: con l’ambiguità della previsione di una zona destinabile al grande servizio pubblico di cui non si scioglie ancora il nodo (circa la sua fattibilità e destinazione) e con la possibilità di recintarne parte per attività “soggette a tariffazione”. Permangono , inoltre, fuori dal progetto, la questione delle grandi superfici inutilizzate della stazione esistente e la riqualificazione di via Ferrari e delle sue adiacenze, vera periferia al centro cittadino.
Italia Nostra auspica un radicale ripensamento, nella direzione di un progetto più ambizioso ma modulato per parti, a partite dal finanziamento disponibile e che sia implementabile con nuove risorse pubbliche (ed anche private, ma compatibili) delineando una strategia che non smarrisca le aspettative espresse dai cittadini.
Comunque l’Amministrazione voglia procedere chiediamo di non consentire interventi irreversibili, che segnerebbero negativamente il destino dell’area. Pertanto chiediamo:
• eliminazione della quota di edifici residenziali;
• eliminazione o massimo ridimensionamento dei silos fuori terra, subordinandone la quota di realizzazione ad un modello di mobilità che privilegi il trasporto pubblico e lo stazionamento del maggior numero di autoveicoli sui parcheggi periferici di scambio;
• risoluzione del rapporto tra grande servizio culturale e parco che, oltre a determinare una negativa situazione di attesa ed indeterminatezza, influisce negativamente anche sulla futura progettazione definitiva dell’area;
• assunzione di una decisa iniziativa verso le FFSS per mettere in un circuito virtuoso le notevoli superfici non utilizzate della Stazione ferroviaria;
• coinvolgimento di via Ferrari e delle aree adiacenti nel processo di riqualificazione;
• ricalibrare le zone verdi in termini quantitativi e qualitativi e limitare il previsto traffico di attraversamento dell’area e le estese pertinenze ferroviarie previste.


29 Marzo 2018

Categoria : Cultura
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.