Festa dei Talami ad Orsogna
Orsogna – (F.C.). “Bibbia e arte. Grandi eventi visti da grandi pittori” e’ il tema conduttore per l’edizione 2018 della festa dei Talami, i quadri biblici viventi che sfileranno per le strade di Orsogna la mattina di martedi’ di Pasqua, 3 aprile, dalle ore 10 in poi, rinnovando una tradizione contadina risalente al tardo Medioevo, ispirata ai drammi liturgici e ai riti propiziatori per il futuro raccolto. Info: www.talamiorsogna.it. Su Facebook: www.facebook.com/talami.orsogna/. Insieme al coinvolgimento di studenti e docenti dell’Istituto alberghiero “Giovanni Marchitelli” di Villa Santa Maria, i quali cureranno la parte gastronomica della manifestazione e hanno “adottato” uno dei sette carri, la novita’ di quest’anno e’ che i Talami interpreteranno alcuni capolavori dell’arte italiana dedicati a scene bibliche, opere di Guido Reni, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Giorgione, Andrea Mantegna, Beato Angelico e della Bottega di Raffaello. Il Comitato tecnico-scientifico Talami, istituito nel 2016 dall’amministrazione comunale guidata da Fabrizio Montepara per recuperare e valorizzare le radici piu’ antiche della manifestazione, ha bandito un apposito concorso aperto ad artisti italiani e internazionali. Quest’anno sono stati undici i partecipanti, in crescita rispetto allo scorso anno, con risultati eccellenti, segno della bonta’ della formula adottata. Sono stati scelti i sei migliori bozzetti presentati: ai loro autori, ai quali e’ andato anche un riconoscimento in denaro (la premiazione avverra’ martedi’ dopo la sfilata), spetta il compito di renderli “tridimensionali”, interpretati da attori immobili davanti a un fondale affrescato, su carri trainati da trattori. Il settimo Talamo, quello a spalla, e’ realizzato direttamente dall’Associazione culturale Talami Orsogna che cura l’intera manifestazione. Il Comitato tecnico-scientifico ha introdotto o valorizzato attivita’ che fanno da cornice all’evento, dichiarato nel 2011 “Patrimonio d’Italia per la tradizione” dal Ministero del Turismo. Lunedi’ di Pasqua saranno deposti canestri donativi presso l’altarino devozionale della Madonna Nera, che rievoca il luogo nel quale ando’ in scena il primo Talamo. La sera, alle ore 21, nella Chiesa di San Nicola di Bari ci sara’ la veglia in onore della Madonna del Rifugio, durante la quale, fino al 1943, si gridava al “miracolo!”: secondo i fedeli la Madonna Nera muoveva leggermente gli occhi o mutava colore del volto. Martedi’ mattina, dopo i fuochi pirotecnici, le strade saranno percorse accanto ai carri da una compagnia di contadine, risuonera’ il canto della “messure” a cura della Compagnia Tradizioni Teatine. Canefore e bambine in abito bianco con lemnischi e candele si muoveranno in corteo. Sfilera’ la Dama dei Talami, che indossera’ una copia dell’unico originale esistente di un abito orsognese che risale a prima del 1909, custodito presso il Museo nazionale di arti e tradizioni popolari di Roma: dopo Gioia Carullo e Ottavia Caforio, quest’anno l’abito sara’ indossato da Martina Primiterra. La sfilata sara’ chiusa da Carro dei doni e Sarabanda. A seguire si potra’ degustare in piazza il piatto tipico di questa festa, li “gnuccune aristufite” preparati dai giovani cuochi dell’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria. Alle ore 18 la processione in onore della Madonna del Rifugio accompagnata da un corteo di “Palomme”, donne con il fazzoletto bianco che intonano canti mariani, portatori di ceri devozionali, donne con i canestri votivi. La rinnovata attenzione ai Talami e’ mostrata anche dall’adesione di privati e aziende all’iniziativa “Adotta un Talamo”: ciascun carro ha infatti ricevuto specifiche donazioni dall’Istituto alberghiero di Villa Santa Maria, dalla famiglia del compianto deputato Giuseppe Angeli, di origini orsognesi, da Gsm Impianti di Guidonia Montecelio, Impresa Coged di Chieti, impresa edile Franco Basilico di Gissi, Briopack Packaging di Poggiofiorito, mentre il VII Talamo, quello a spalla, e’ stato adottato dagli orsognesi che vivono a Everett, in Massachusetts (Usa). Del Comitato tecnico-scientifico, presieduto da Francesco Stoppa, docente universitario esperto di tradizioni, fanno parte il sindaco, Fabrizio Montepara, l’assessore alla Cultura, Giovanna Ferrante, Angelo Catano, Maria Antonietta Di Giannantonio, Mariapaola Lupo, Francesco Carullo, Giuseppe La Rovere, Vittoria Iocco.
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