Ora si scopre la fusione nucleare


Ci informano che l’Abruzzo primeggia nella corsa alla fusione nucleare, nel senso che aspira ad ospitare un laboratorio ENEA per la produzione di energia elettrica dalla fusione nucleare. Cioè dall’energia atomica pulita, al contrario di quella da fissione nucleare. L’Italia ottusa che rifiutò la centrali nucleari condannandosi a pagare bollette astronomiche per decenni, oggi si sveglia di soprassalto e guarda lontano. Ci vorranno, infatti, almeno vent’anni, il che significa in pratica il doppio o il triplo se va bene.
Roba che riguarderà chi oggi ha vent’anni. Sempre che il mondo degli anni 50 del 2000 esisterà ancora…
Rifiutato il nucleare che tutto il mondo usa, scegliamo il nucleare ambizioso (quello delle stelle) che, al momento, nessuno è in grado di sfruttare. Che paese fantasioso siamo. E anche fanfarone.

PENSIERINO - Per bonificare Bussi dai veleni sono stati sprecati 11 anni, e altri ce ne vorranno. Per bonificare Piano d’Orta 50 anni non sono bastati. Incapaci di ripulire la lordura che abbiamo, osiamo pensare alla fusione nucleare da produrre in un’opera faraonica come l’autoporto di Manoppello, mai utilizzato. Ma vi rendete conto di quali menti contorte chi governano? Vivono di controsensi, inerzie, sogni, sparate smisurate. E noi con loro.



16 Marzo 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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