Clima: Di Pangrazio, servono procedure condivise per calamita’ naturali
L’Aquila – Il Presidente Giuseppe Di Pangrazio ha partecipato a Bruxelles al Comitato permanente della Calre, dove ha esposto il programma 2018 del Gruppo di lavoro sulle “Calamita’ naturali e trasformazioni climatiche” tema di massima importanza nell’agenda dell’UE. Recentemente l’importante dossier sulle calamita’ naturali era stato attenzionato dal Governo, che tramite la Presidenza del Consiglio dei Ministri, aveva preso atto delle osservazioni presentate dal Presidente Giuseppe Di Pangrazio al documento della Commissione Europea sulla”Gestione delle catastrofi da parte della UE” e approvato dalla Quarta Commissione Consiliare presieduta da Luciano Monticelli, inviandole per il successivo merito all’attenzione del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero dell’Interno ed del Ministero degli Affari Esteri. Di Pangrazio ha fatto un esplicito richiamo sull’importanza di intessere rapporti di scambio e progettazione condivisa con gli altri Organismi dell’UE che mettono in relazione le istituzioni regionali vicine alle esigenze territoriali e le sedi di decisionalita’ internazionali. Il Presidente ha sottolineato, infine, come molte problematiche trovino elementi comuni di interazione tra i diversi gruppi di lavoro, che dovranno cercare procedure di lavoro inedite e pregnanti, citando come esempio il rapporto tra disastri climatici e i movimenti migratori che ne derivano, ovvero la tenuta democratica e la capacita’ di rispondere concretamente alle istanze locali dentro il piu’ ampio contesto europeo. “Temi come le calamita’ naturali ed i fenomeni migratori devono ricevere attenzione privilegiata da parte degli organismi europei- afferma Di Pangrazio – e l’Italia e l’Abruzzo possono contribuire alla loro gestione grazie all’importante esperienza che vivono direttamente sul proprio territorio. L’esperienza che stiamo svolgendo con il gruppo sulle calamita’ naturali dimostra che la condivisione delle problematiche non solo aiuta alla loro comprensione ma che il nostro Paese deve essere sempre piu’ attento e propositivo verso l’Europa nel porre questioni importanti ed allo stesso tempo avanzando le possibili soluzioni”.
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