Gran Sasso e santuario, colpiti e abbattuti
L’Aquila – Scrive A.F., nostra storica lettrice: “Fuoco di artiglieria pesante sul Gran Sasso aquilano e, per chiudere nel peggiore dei modi, anche sul santuario Giovanni Paolo II, da considerare ormai obiettivi colpiti e abbattuti. Molto efficace la strategia portata avanti negli anni dalle varie amministrazioni, e completata da quella attuale. Per tracciare un sintetico ritratto dello sfacelo, poche parole: la stagione sciistica saltata, i conti del Centro turistico al disastro, la strada per il santuario chiusa anche quando non c’è la neve, la segnaletica autostradale per arrivarci che viene smontata perché il Comune non ha soldi per pagare i pur modesti costi. Da notare che i cartelli sulla A-24 non dovevano essere pagati, essendo privi dell’indicazione sul casello da usare per arrivare al santuario.
Peggio di così non si poteva fare per togliere alla città qualsiasi pur minima ambizione turistica.
Non riesco a capire che senso abbiano i paroloni sulla rinascita e sulla ripresa della città . Il povero Pasquale Corriere, che al Gran Sasso ha dato davvero tanto, è stato accantonato e ora anche umiliato. Con tanta malinconia dico che essere aquilani e amare la propria città , più che difficile, risulta inutile.
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