Maltempo: invece delle esibizioni, adottare misure preventive
L’Aquila – Quando a New York sta per arrivare una tempesta di neve, o comunque maltempo severo, il sindaco (italiano) Di Blasio chiude scuole e uffici preventivamente. E raccomanda a tutti; se potete rimanete a casa, con scorte di acqua, medicinali, alimenti in scatola. Così non dovete uscire e andare a intasare le strade con automobili che si bloccano e cose del genere.
Un ottimo esempio di sano pragmatismo americano. che regolarmente qui ignoriamo scegliendo esibizioni, dichiarazioni roboanti, giuramenti di taridva efficienza. Come sta avvenendo in queste ore in Abruzzo, in vista della tempesta di buria n stra-annunciata e strombazzata da giorni. C’è chi addirittura gonfia i muscoli parlando si sake e spazzaneve pronti, come se fosse una concessione invece di un preciso dovere. Del resto, sappiamo che fine hanno fatto doveri e istituzioni nella nevicata dell’anno scorso…
L’Abruzzo finirà sotto ghiaccio e neve? Si chiudano prima di tutto le scuole, e tutti gli uffici non strettamente necessari a fronteggiare il maltempo. Si riduca il traffico privato (colpendo chi gira senza catene) e si limiti quello pubblico. I problemi si evitano impedendo prima di tutto che se ne verifichino di inutili e di superflui.
Un ottimo esempio lo hanno dato le università che fin da venerdì hanno sospeso l’attività didattica nei giorni prevedibilmente difficili. Amministrazioni e istituzioni, cominciando dai sindaci (tranne qualche eccezione) aspettano a… piede malfermo il burian. Eolo, il dio del vento, ci aiuti e ci salvi…
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