Pedaggi, i politici tutti distratti


Sono ormai quasi due mesi che paghiamo gli aumenti dei pedaggi sulla autostrade 24 e 25, e i politici che ogni giorno ci appiattiscono la vita con le loro sparate elettorali hanno accuratamente seppellito l’argomento. Si guardano bene dal parlarne, come fanno sempre quando non cavano un ragno dal buco. Ciarlano di altro, promettono, fanno la ruota con temi da massimi sistemi. Qualche sindacato tenta di farfugliare che gli aumenti sono inaccettabili, mostrando una scarsità di vocabolario pari solo a quella delle idee.
La verità è quella di cui parlavamo a inizio del 2018: gli aumenti ce li hanno inflitti e ce li teniamo. Il resto sono fanfaluche balorde, ipocrisie degne della tradizione dei ciarlatani, molti dei quali ci richiedono il voto per il 4 marzo. Invece del voto, mandiamo loro le ricevute dei pedaggi. Scelgano loro mettersele. Quando fra poco non saranno eletti, toccherà anche a loro pagare pedaggio.

PENSIERINO – In molte case non trovi neppure un libro, in altre qualcuno, ma nessuno che lo abbia letto. In tutte le case tutti sanno tutto di Maria De Filippi. Se non è medio evo questo…



19 Febbraio 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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