Centri commerciali: Confesercenti, desertificano citta’


L’Aquila – Il tema della desertificazione delle citta’, inteso come forte diminuzione della presenza degli esercizi commerciali di piu’ piccole dimensioni, i cosiddetti “esercizi di vicinato”, per Confesercenti – sta portando, da un lato alla riduzione del servizio diffuso ai consumatori, e dall’altro alla eccessiva standardizzazione e omologazione dell’offerta commerciale nella maggior parte delle citta’ e con il rischio di perdere l’identita’ e la tipicita’ che caratterizza i nostri territori. La Confesercenti sostiene che “per anni le stesse politiche urbanistiche hanno portato ad uno sviluppo abnorme delle grandi strutture commerciali localizzate a livello extraurbano riducendo inevitabilmente la centralita’ del commercio urbano”.
“Questo fenomeno – aggiunge – ha portato a significativi mutamenti dei consumi e dei comportamenti di spesa delle famiglie, causati non da una sana concorrenza, come sarebbe naturale, ma da cause esterne che favoriscono determinati stakeholder a scapito di altri. La situazione delle Pmi di vicinato e’ ormai giunta al livello di guardia, occorrono al piu’ presto politiche efficaci per rilanciare il commercio urbano, a partire da quelle urbanistiche, da norme per il contenimento dei canoni commerciali anche attraverso la cedolare secca, dalla riduzione della pressione fiscale e della burocrazia, da norme piu’ efficaci per combattere l’illegalita’ l’abusivismo e la concorrenza sleale e ancora un piu’ forte sostegno all’innovazione soprattutto per le micro e piccole imprese anche per quanto riguarda il commercio online e la digitalizzazione, che non puo’ essere appannaggio solamente dei grandi player mondiali e che devono essere al piu’ presto soggetti allo stesso trattamento fiscale delle altre imprese, cosa che ora non sta affatto avvenendo creando uno svantaggio competitivo inaccettabile per le Pmi”.


19 Febbraio 2018

Categoria : Attualità
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