Centri commerciali: Confesercenti, desertificano citta’
L’Aquila – Il tema della desertificazione delle citta’, inteso come forte diminuzione della presenza degli esercizi commerciali di piu’ piccole dimensioni, i cosiddetti “esercizi di vicinato”, per Confesercenti – sta portando, da un lato alla riduzione del servizio diffuso ai consumatori, e dall’altro alla eccessiva standardizzazione e omologazione dell’offerta commerciale nella maggior parte delle citta’ e con il rischio di perdere l’identita’ e la tipicita’ che caratterizza i nostri territori. La Confesercenti sostiene che “per anni le stesse politiche urbanistiche hanno portato ad uno sviluppo abnorme delle grandi strutture commerciali localizzate a livello extraurbano riducendo inevitabilmente la centralita’ del commercio urbano”.
“Questo fenomeno – aggiunge – ha portato a significativi mutamenti dei consumi e dei comportamenti di spesa delle famiglie, causati non da una sana concorrenza, come sarebbe naturale, ma da cause esterne che favoriscono determinati stakeholder a scapito di altri. La situazione delle Pmi di vicinato e’ ormai giunta al livello di guardia, occorrono al piu’ presto politiche efficaci per rilanciare il commercio urbano, a partire da quelle urbanistiche, da norme per il contenimento dei canoni commerciali anche attraverso la cedolare secca, dalla riduzione della pressione fiscale e della burocrazia, da norme piu’ efficaci per combattere l’illegalita’ l’abusivismo e la concorrenza sleale e ancora un piu’ forte sostegno all’innovazione soprattutto per le micro e piccole imprese anche per quanto riguarda il commercio online e la digitalizzazione, che non puo’ essere appannaggio solamente dei grandi player mondiali e che devono essere al piu’ presto soggetti allo stesso trattamento fiscale delle altre imprese, cosa che ora non sta affatto avvenendo creando uno svantaggio competitivo inaccettabile per le Pmi”.
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