Genio civile fermo, a rischio la ricostruzione
APPELLO DEI SINDACI DELL’ALTOPIANO –
Navelli – Sbloccare l’ufficio del Genio civile dell’Aquila e ridare slancio alla ricostruzione. L’appello indirizzato al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, a Paolo Esposito titolare ufficio speciale per la ricostruzione e al dirigente del genio Civile Carlo Giovani, porta la firma di Paolo Federico, sindaco di Navelli e coordinatore dei comuni dell’area omogenea n. 6.
“Dai dati in nostro possesso”, afferma Federico, “risulta che sono oltre 400 le pratiche che attendono di essere esaminate. Di queste circa 100 sono state assegnate a professionisti esterni mentre altre 80 sono state affidate ad altri uffici del genio Civile. Ricordo”, ha aggiunto, “che questo passaggio di pratiche non è affatto giustificabile in quanto, con apposito Regolamento n. 3/2016, è stato introdotto il deposito sismico che prevede la sola verifica della completezza della documentazione senza entrare nel merito dei contenuti tecnico-amministrativi della singola pratica. La politica”, conclude, “deve fare la sua parte, per questo chiediamo un rapido intervento per sbloccare l’ufficio del Genio Civile e ridare slancio alla ricostruzione e soprattutto, consentire alle persone, che attendono da 9 anni, di rientrare nelle proprie case”. Un dramma che sta gravando sugli animi delle persone colpite del terremoto che risiedono anche nell’area omogenea 6, composta dai paesi di Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Navelli, Prata D’Ansidonia, San Pio delle Camere, San Benedetto in Perillis e Collepietro.
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