Confesercenti, proposte al nuovo governo
La Confesercenti – dice una sua nota – ritiene che la ripresa in atto, che dovrebbe proseguire anche quest’anno, con una variazione del Pil intorno all’1,5%, presenta purtroppo alcune ombre. La vitalità cui abbiamo assistito nel 2017, infatti, è stata sostenuta soprattutto da tre driver: le esportazioni, legate al recupero della domanda internazionale; gli investimenti in macchinari, sostenuti dagli incentivi di Industria 4.0; il turismo, che è su un trend di crescita strutturale, cui si è aggiunta di recente la perdita di quote di mercato da parte dei paesi del Nord Africa.
Si tratta dunque di una ripartenza legata a doppio filo all’evoluzione del quadro internazionale, e ancora debole. Pur rappresentando una novità positiva – almeno negli ultimi 10 anni – la crescita italiana è una delle più basse dell’area Euro, indietro di quasi un punto percentuale rispetto alla media. Tra l’altro le previsioni della Commissione per il 2018 sono un po’ meno rosee di quelle del nostro Governo (1,3 contro 1,5%).
Per la Confesercenti è troppo poco per fugare le incertezze: in primo luogo quelle dettate dalla attesa normalizzazione delle politiche monetarie europee e dei conseguenti possibili effetti di crescita dei tassi di interesse; ma anche dalla prossima evoluzione delle politiche di bilancio che sinora, nonostante l’impegno di utilizzare al massimo i margini consentiti dagli accordi europei, hanno potuto dare solo pochi stimoli all’intera economia.
Prospettive incerte, che potrebbero incidere ulteriormente sul tessuto imprenditoriale. Tra il 2008 ed il 2017 abbiamo già perso 514mila lavoratori autonomi, calo che annulla, di fatto, la crescita occupazionale dei dipendenti e segnale inequivocabile delle difficoltà ancora vissute dalla piccola impresa. In particolare difficoltà sono soprattutto le attività del commercio, che scontano una crescita ancora troppo lenta dei consumi delle famiglie, un costo crescente delle locazioni e la competizione, a volte sleale, di nuove tipologie di impresa nate sulle ali dell’evoluzione della internet economy.
Per invertire il trend e trasferire i benefici del ritorno alla crescita anche a queste PMI, la Confesercenti ha elaborato una lista di dieci proposte.
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