Scuole, esiti verifiche vulnerabilità
L’Aquila – Prosegue l’attività di verifica della vulnerabilità sismica – scrive il Comune – degli edifici scolastici avviata dall’amministrazione comunale. Lo rendono noto il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e il vice sindaco, con delega ai Lavori pubblici, Guido Quintino Liris.
“Il gruppo di tecnici incaricati – hanno dichiarato Biondi e Liris – ha rimesso gli esiti relativi ai seguenti plessi scolastici, tutti destinati a scuole dell’infanzia: ‘Collodi’ (60,6 per cento); ‘San Sisto’ (60,3 per cento); Tempera (61 per cento); Paganica (60,3 per cento). Abbiamo provveduto a informare di tali esiti la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, dottoressa Antonella Tozza. I risultati evidenziano l’adeguatezza delle strutture per l’uso ordinario. Risultano infatti soddisfacenti le verifiche per i carichi verticali, nonostante gli indici siano al di sotto dell’unità per i carichi orizzontali sismici. Vogliamo ricordare – hanno proseguito il sindaco e il vice sindaco – che queste indagini hanno lo scopo di mettere l’amministrazione comunale nelle condizioni di poter programmare, nella maniera più efficace, gli interventi di adeguamento alle vigenti norme tecniche relative alle costruzioni di questa tipologia. Risulta, quindi, confermata l’agibilità di questi plessi scolastici, come risultato a suo tempo dalle relative verifiche ordinarie, effettuate a seguito degli eventi sismici del 2009, o dei successivi lavori di riparazione, e dopo i terremoti dello scorso anno. Non si è ripetuta la ‘sorpresa’ determinata dai primi esiti di verifica, i cui risultati avevano portato alla chiusura di due plessi a seguito di valori uguali allo zero, sulla cui piena attendibilità, peraltro, qualche dubbio era già stato espresso dalle stesse strutture tecniche comunali. Sul tema della vulnerabilità sismica, inoltre, – hanno concluso il sindaco Biondi e il vice sindaco Liris – abbiamo già inoltrato un quesito specifico al Consiglio superiore dei lavori pubblici e stiamo avviando con l’Università dell’Aquila una convenzione che consenta, ad un ‘occhio’ esperto, di leggere con omogeneità il lavoro svolto dagli eterogenei gruppi di tecnici incaricati”
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