La tragicomica delle macerie
L’Aquila – Scrive Ugo Centi su Controaliseo: “Il-mito-dei-super-poteri si infrange contro il cumulo di macerie che asfissia il centro-storico dell’Aquila. Ad un anno (quasi) dal sisma si brancola nel buio. Si vagheggiano soluzioni che dopo 24 ore non appaiono più tali. Si ci appella ora di qua ora di là . Creare una emergenza nell’emergenza sarebbe il capolavoro maximo, ma si può? Invocare l’esercito equivale ad una sconfitta per la politica. Eppure spalar detriti non dovrebbe esser roba da nobel. Già nel XVIII° secolo ci riuscirono. D’accordo, quello era il secolo dei lumi, mentre questo assomiglia a quello dei para… lumi! Però, diamine, non avevano mica i bulldozer a quei tempi! E poi il Popolo, la Gente:non la citano sempre a sostegno del mito-dei-super-poteri!?! Ma guarda! ora che il Popolo, la Gente, vuole, chiede, pretende che si tolgano i calcinacci dalle strade che fa il mito-dei-super-poteri? Semplicemente non l’accontenta. Il Popolo,la Gente, va bene solo quando applaude, quando riverisce, quando tace, altrimenti non vale. Meditate gente, meditate”.
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