Dipendenti Utr preoccupati per precarieta’
L’Aquila – “Come dipendenti degli Uffici Territoriali per la Ricostruzione (Utr) torniamo a denunciare la situazione di anomala ‘precarieta” che viviamo da anni, e che potrebbe addirittura peggiorare a seguito dagli ultimi sviluppi normativi. Pur avendo sottoscritto nel 2013 un contratto a tempo indeterminato, ognuno con il rispettivo Comune capofila delle Aree Omogenee – scrivono gli stessi dipendenti in una nota – lavoriamo nella prospettiva di ritrovarci nel 2023 in soprannumero e quindi nella condizione di essere soggetti alla procedura di mobilita’ obbligatoria per essere riassorbiti altrove, con tutto cio’ che questo comporta per la vita dei lavoratori e per le loro famiglie. Insomma, dei ‘precari a tempo indeterminato’. Il recentissimo emendamento del Governo inserito nel Decreto Fiscale ha disposto che dal primo luglio 2018 gli Utr verranno soppressi e il personale verra’ dislocato con tutta probabilita’ presso l’Usrc con sede a Fossa (L’Aquila). Questo ci pone davanti ad un doppio paradosso: innanzitutto, a fronte della dislocazione fisica presso l’Usrc e la soppressione degli uffici originari, non e’ prevista nella legge nessuna modifica del contratto, che si presume quindi restera’ in essere con gli attuali Comuni capofila fino e non oltre il 2023. Infatti, dalla recentissima ‘ricognizione’ sul fabbisogno di personale chiesta dal coordinatore dei sindaci delle aree omogenee ai singoli comuni, e sollecitata negli ultimi giorni dai dipendenti stessi cosi’ come dalla Cgil, e’ emerso – si legge ancora nella nota – che su 56 comuni solo 5 hanno risposto (Tossicia, Pietracamela, Fano Adriano, Cocullo, Acciano) escludendo esplicitamente la possibilita’ di assorbimento del personale in questione (o comunque di poter fare previsioni ad oggi). Inoltre si andrebbe ad aggravare la gia’ incomprensibile discriminazione, dovuta all’emendamento cosiddetto Casticone, che comporta una diversita’ di trattamento economico a parita’ di mansioni dei dipendenti Utr rispetto ai colleghi degli Uffici Speciali Usra e Usrc, contrattualizzati sia con il Mit che con Ente Locale a tempo determinato. Crediamo che, se lo scopo dei recenti sviluppi normativi in materia di organizzazione gestionale degli uffici per la ricostruzione sia quello di creare le condizioni per accelerare la ricostruzione stessa, allora non si possa non tener conto di queste criticita’. Questa situazione deve essere risolta nell’immediato, non rimandando ad una data indefinita continuamente prorogata (originariamente 2021, ad oggi 2023), se c’e’ la volonta’ di arginare il continuo esodo di personale specializzato verso posizioni lavorative effettivamente stabili.
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