La ricorrenza dolorosa e muta della Candelora
INDELEBILE IL RICORDO DEL SISMA DEL 1703 -
L’Aquila – La Candelora è un giorno di lutto indelebile per L’Aquila, colpita il 2 febbraio 1703 da una scossa valutabile oggi intorno a 6,7 gradi Richter. Evento devastante seguito ad una prima scossa il 13 gennaio precedente, magnitudo analoga, forse superiore di un decimo.
I morti furono migliaia, i danni spaventosi anche in zone limitrofe. D allora, il 2 febbraio a L’Aquila non appartiene al Carnevale per un antico fioretto. Nell’immagine, la città come veniva ritratta da artisti 0rima del terremoto.
Oggi 2 febbraio, ricorda l’arcidiocesi, a quaranta giorni dal Natale del Signore, la Chiesa celebra la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio.
Nella ricorrenza si celebra anche la XXII Giornata Mondiale della Vita Consacrata
Alle ore 18, nella Chiesa di San Pio X nel quartiere Torrione, l’Arcivescovo Metropolita S. E. Mons. Giuseppe Petrocchi presiederà la celebrazione diocesana alla quale parteciperanno i religiosi e le religiose degli Istituti di Vita Consacrata presenti in Diocesi che, insieme, dopo l’omelia pronunceranno il rinnovo degli Impegni Evangelici (voti).
L’Arcivescovo aprirà la celebrazione con il Rito di benedizione e accensione delle candele, che richiama l’antica tradizione della Candelora a sottolineare la figura di Cristo luce delle genti.
Tutti sono invitati a partecipare e a condividere la preghiera delle persone consacrate nella nostra diocesi.
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