Elezioni, il precotto è servito
Con la nuova legge elettorale che stiamo assaggiando, senza spiegare molto ai cittadini, i soliti noti ci hanno servito un precotto insapore e sbiadito. Basta poco per capirlo. Un governo ci sarà solo grazie ad alleanze e coalizioni. I candidati sono stati decisi più che mai da big politici e riunioni segretissime e burrascose. Nelle liste sono ricomparsi inm molti casi i soliti nomi. I nuovi hanno poche possibilità di farcela. Mentre solo pochissimi sono già oggi praticamente sicuri di farcela. E in nessun caso significano rinnovamento. Il fatto che esistano collegi sicuri e nomi già certi di vincere, la dice lunga. In qualche situazione si sa addirittura chi sostituirà l’eletto.
Certo, il 4 marzo i cittadini decideranno votando, ci mancherebbe altro. Ma avranno di fronte pan cotto o zuppa, minestra o finestra. Il potere reale era, ed è ancora di più, nelle mani di chi sceglie i candidati collocandone alcuni in situazioni blindate.
Ma allora di quale democrazia parliamo? Se sbagliamo, qualcuno ci spieghi perché.
PENSIERINO – Solo un mese per la campagna elettorale. Meno male. Subito dopo in tv torneranno vecchi film e grandi attori, ormai tutti morti da tempo. Il piccolo schermo si illuminerò di magia e di illusioni.
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