Caso Petrilli, se ne occupa il Comune: la politica si accorge di una ingiustizia
PER ANNI LA RISPOSTYA DEI VIP E DEI POTENTI AQUILANI E’ STATA SOLO IL SILENZIO -
L’Aquila – Per la prima volta la politica cittadina presta attenzione al caso di Giulio Petrilli, aquilano ingiustamente detenuto, assolto da ogni accusa, mai risarcito dallo Stato. Un caso noto a livello nazionale, di cui la maggior parte dei mass media si è occupato. Sempre silenzio invece a L’Aquila, ostinato mutismo divenuto sdegnosa indifferenza. Petrilli era nel PD, dal quale decise di allontanarsi.
Oggi le cose cambiano, ed è un segnale di civismo e di obiettività .
Scrive Giulio Petrilli: “Ringrazio il consigliere comunale Antonio Nardantonio che e’ stato il proponente e primo firmatario di un ordine del giorno a sostegno del mio giusto diritto ad avere il risarcimento per l’ingiusta detenzione durata sei anni.
Ringrazio il consiglio comunale de L’Aquila che oggi ha approvato questo ordine del giorno e il sindaco della citta’ Pierluigi Biondi.
Speriamo che questa presa di posizione e sollecitazione al Presidente della Repubblica, al ministro della giustizia e al parlamento possa servire a risolvere la mia vicenda e a far fare una legge che sancisca che chi ha subito una ingiusta detenzione debba essere sempre risarcito!
Ndr - Se esistesse, e fosse esistita una sinistra, da tempo sarebbero state cambiate le norme che hanno sempre impedito un risarcimento a Petrilli, tenuto in galera per anni e poi assolto. Certe cose nei paesi civili semplicemente avvengono, quando sono vilipesi diritti inalienabili. A chiedere che avvengano sono i tutori dei diritti democratici. Evidentemente a L’Aquila non è mai esistita né una sinistra, né una coscienza democratica. Le cose stanno cambiando?
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