PRIMO MESE, SUI PEDAGGI SOLO CHIACCHIERE
L’Aquila – Primo mese del 2018, i gestori delle autostrade A 24 e 25 si stropicciano le mani: è andata. I pesanti aumenti del 13 per cento scattati dal 1 gennaio persistono. Le due autostrade costano assai di più che nel 2017, e gli abruzzesi – ma anche non abruzzesi – costretti a usare l’auto sono stati spremuti come limoni. Per buona misura, sono anche stati stupiditi di chiacchiere, fiumi di sdegno e parole vuote, ipocriti rossori verginali sulle gote dei politici, documenti, ordini del giorno (l’ultima a berciare è la provincia dell’Aquila oggi), tutto il ciarpame inverecondo al quale siamo abituati, insaporito dalle parole di fuoco dei politici che sono anche candidati alle elezioni. Un concerto da disturbo gastrico, completamente inutile.
I pedaggi sono cari e cari restano. In attesa del prossimo aumento, alla fine dell’anno.
Na tra undici mesi la politica avrà fatto finta di dimenticare, come ha fatto ogni anno nell’ultimo decennio. O ventennio.
Infatti quando la società di gestione annuncia e poi applica l’aumento fa s9ltanto ciò che è previsto, firmato e consentito.
Dei politici seri, quindi non i nostri abruzzesi, avrebbero inserito nel loro programma elettorale il fermo impegno di far rivedere la convenzione con la concessionaria, per riscriverla o mettersi di traverso e farla disdire. Non risulta un tale impegno da parte di alcun candidato nel territorio delle province dell’Aquila o di Teramo, le due interessate al problema. . I due limoni più spremuti.
Le liste sono state depositate, i candidati li conoscete. Le tariffe dei pedaggi le pagate ogni giorno. Serve altro?
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